Durante la puntata dell'Eredità di mercoledì 2 dicembre, il super campione Massimo Cannoletta sceglie di sbagliare di proposito una domanda, per dare all'avversario Tommaso la possibilità di aggiudicarsi la vittoria del "triello", la sfida del format che prevede, appunto, uno scontro a tre.

"So la risposta, però stasera il triello se lo merita lui, quindi gli rimando tutto indietro - ha detto rivolgendosi all'avversario, che fino a quel momento non aveva sbagliato un colpo, e si era fermato.

Il gesto non ha però agevolato il destinatario del dono, poiché è stata la terza concorrente, Francesca, ad indovinare la parola e ad aggiudicarsi il posto sulla "ghigliottina" (la parte conclusiva del gioco, che però non l'ha vista vincitrice).

Massimo Cannoletta: il fenomeno che diventa cavaliere

Il 46enne salentino si è meritato l'attributo di "fenomeno" da parte del conduttore Flavio Insinna. Infatti, sono state 31 le puntate vinte da Massimo Cannoletta, che hanno preceduto quella in cui si è reso magnanimo nei confronti di un avversario meritevole.

Durante tutte queste puntate, per via anche dei diversi montepremi conquistati, il leccese aveva già attirato l'attenzione della stampa.

Quest'ultima, infatti, come spesso accade per quei programmi in cui il concorrente "non smette di vincere", monitorava ogni giorno gli incassi dell'ormai veterano sfidante, che di mestiere fa il divulgatore culturale e che non disdegnerebbe qualche direzione televisiva.

Il segreto che lo ha condotto fin qui? "Cerco di infilarmi nella testa degli autori", ma ai telespettatori confida un altro segreto: "Bisogna essere curiosi, cercare sempre di scoprire qualcosa, e prima o poi quello che si scopre e si conosce torna utile". Un consiglio, quello di Massimo, che può tornare utile a qualsiasi spettatore del network generalista Rai 1.

Il concorrente che decide di perdere, ma che non può perdere

Secondo un particolare punto del regolamento targato Magnolia, infatti, nel caso di Massimo Cannoletta "Non è un arrivederci ma un ciao.

Massimiliano, per una regola del nostro gioco tu non sei fuori. Grazie alle sette ghigliottine consecutive cui hai partecipato, per te è scattato un bonus che ti dà diritto a una vita, proprio come avviene nei videogiochi. Quindi sarai ancora con noi". Così ha commentato Flavio Insinna, che si è mostrato dispiaciuto di dover salutare di lì a poco il suo "Google vivente", come da lui stesso soprannominato precedentemente.

Bufera di critiche per il gesto che non andava esplicitato

Se però da un lato il gesto ha attirato molta curiosità e ammirazione, dall'altro ha suscitato parecchie critiche da parte degli ascoltatori e commentatori dei vari Social Network. Infatti, in linea con quanto recita il noto aforisma "Le buone azioni si compiono in silenzio", il 46enne di Acquarica (LE) - per un utente Twitter - "poteva sbagliare senza dichiararlo, allora sarebbe stato un cavaliere, così è stato solo un presuntuoso".

Come spesso accade, infatti, un gesto carino e gentile viene trasformato dal pubblico in megalomania, la quale finisce per macchiare di malizia un'azione di per sé bella e genuina.

La risposta alle tante critiche, però, Massimo l'aveva già data al termine della puntata quando, commentando la sua decisione, aveva dichiarato: "Tommaso è una persona preparatissima e ha risposto a tutte le domande. Mi sembrava quindi giusto cedergli il gioco. Sono stato altre volte nella sua situazione, e con serenità più assoluta, consapevole che rinunciavo a giocarmi 180mila euro, gli ho ceduto la vittoria. Lo rifarei, volevo che si sapesse ufficialmente che questo signore era stato bravissimo, e quindi era giusto che andasse lui alla ghigliottina".

Dunque, solidarietà tra concorrenti o volontà di uscire di scena nelle vesti di cavaliere? Ognuno dia la propria risposta.