Negli episodi di Un posto al sole previsti dal 25 al 29 novembre su Rai 3 ci sarà una sparatoria durante la festa organizzata in quartiere da Giulia, con Don Antoine che rimarrà gravemente ferito.

Il prete verrà prontamente assistito da Ornella, la quale interverrà assieme a Luca per prestargli un primo soccorso in attesa dell'ambulanza.

Intanto Damiano deciderà di intervenire per cercare di scoprire i nomi dei responsabili dell'attentato.

Ornella soccorre Don Antoine dopo la sparatoria: anticipazioni Un posto al sole 25-29 novembre

La festa organizzata da Giulia per cercare di far riavvicinare la gente del quartiere al suo Centro Ascolto si trasformerà in un'inaspettata tragedia. Durante l'evento ci saranno infatti degli spari che colpiranno i partecipanti: ad avere la peggio sarà Don Antoine.

Il prete resterà gravemente ferito e Ornella si ritroverà costretta a intervenire subito assieme al collega Luca per evitare il peggio, in attesa che arrivino i soccorsi.

Un momento di grande paura che lascerà Giulia sotto choc mentre Damiano arriverà subito sul posto per indagare e cercare di risalire ai responsabili.

Damiano indaga dopo l'attentato

Il poliziotto cercherà dunque di ricostruire la dinamica dei fatti ma al momento le trame della soap opera di Rai 3 non forniscono ulteriori dettagli al riguardo.

Intanto Roberto Ferri sarà fiero di poter dare spazio alle inserzioni pubblicitarie dedicate ai Gagliotti all'interno di Radio Golfo, una decisione che Ferri assumerà nonostante il parere negativo di suo figlio Filippo: Michele invece continuerà a nutrire dei profondi dubbi nei confronti dei Gagliotti, tanto da iniziare ad indagare in segreto per cercare di scoprire la verità sul conto di questa famiglia.

Roberto e Filippo si erano ritrovati ai ferri corti

Negli episodi precedenti della soap opera Roberto e suo figlio Filippo si erano ritrovati ai ferri corti per la gestione della radio.

Filippo aveva svelato alla moglie che si sentiva un burattino nelle mani del padre visto che, nonostante il suo ruolo da dirigente, non poteva prendere alcun tipo di decisione in autonomia: l'uomo aveva anche ammesso di essere molto preoccupato per il suo futuro professionale.

Il caso Gagliotti è stata l'ultima testimonianza dello strapotere di Roberto, pronto a mettere da parte persino suo figlio pur di arrivare ai suoi obiettivi.