Dopo le feste gli italiani si affidano ai saldi invernali per poter comprare prodotti buoni scontati di vari marchi e di varia natura. Ogni regione ha il proprio inizio dei saldi invernali, e i negozi delle varie città del nostro paese si sono attrezzati, o lo stanno facendo, per poter partire con la merce scontata, e soprattutto vedranno un aumento considerevole delle presenze nei vari punti vendita.

Il 3 gennaio i saldi invernali sono già iniziati in due regioni del nostro paese, in Sicilia ed in Basilicata, gli abitanti di queste due regioni potranno già acquistare la merce in saldo.

Le altre regioni d'Italia invece daranno il via ai saldi giovedì 5 gennaio, fatta eccezione per la Valle d'Aosta, dove i saldi iniziano il 4 gennaio.

Spesa di 180 euro a famiglia

Nonostante i saldi offriranno merce anche di alta qualità a prezzi molto vantaggiosi, non ci sarà un vero e proprio assalto ai negozi. Difatti secondo gli studi fatti dalle associazioni dei consumatori ci sarà una spesa media a famiglia di circa 180 euro, precisamente di 179,92 euro, solamente lo 0.3% in più dello scorso anno. Federconsumatori ed Adusbef, le associazioni che hanno condotto gli studi, dicono anche che solamente il 39% delle famiglie farà acquisti nel periodo di sconti. Viene rimarcata anche una forte differenza di acquisti tra il nord Italia ed il sud della nazione.

Dagli studi effettuati dalle associazioni purtroppo si evidenzia ancora una crisi molto forte nel nostro paese, da sempre i saldi vengono sfruttati dai consumatori, ma in un periodo di crisi, e di pochi soldi disponibili ci si trova a dover rinunciare agli acquisti anche se scontati.

Linee guida per un corretto acquisto in saldo

Per poter acquistare merce in sconto in maniera corretta, evitando di cadere in truffe, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. I cambi sono a discrezione del venditore, che però ha l'obbligo del cambio o della riparazione nel caso in cui il capo sia danneggiato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. La prova del capo d'abbigliamento non è obbligatoria.