La nuova settimana comincia all'insegna delle polemiche per Paola Perego e la trasmissione Parliamone sabato, in onda appunto ogni sabato pomeriggio alle 16.40 circa su Raiuno. Nel corso dell'appuntamento del 18 marzo la trasmissione si è occupata del tema: 'Perchè gli uomini preferiscono le straniere' e ha mostrato una grafica che illustrava il 'valore aggiunto' delle giovani donne non italiane.

Clamorosa polemica su Parliamone sabato di Paola Perego

Nel dettaglio veniva mostrato al pubblico di Raiuno quali erano i motivi per i quali bisognava scegliere una donna dell'est e tra questi vi erano anche: 'Sono sempre sexy, perdonano il tradimento, sono casalinghe perfette'.

Una lista che proprio non è piaciuta al pubblico che in quel momento stava seguendo la trasmissione Parliamone sabato in diretta e che ha alimentato un vespaio di polemiche sul web e sui social, dove in molti hanno puntato il dito contro Paola Perego e gli autori del programma.

C'è chi parla di tv di Stato sessista, chi di trasmissione che tende ad insultare le donne e ad offendere gli uomini italiani e chi addirittura ha chiesto la chiusura della trasmissione condotta dalla Perego. Insomma una vera e propria bufera che ha portato il direttore di Raiuno, Andrea Fabiano a postare un tweet dove chiede scusa al pubblico di Raiuno per quanto è stato detto e per quanto si è visto nel corso della trasmissione di sabato pomeriggio.

Le scuse del direttore sono arrivate ma le critiche in questo momento non si sono ancora placate.

Perché la Perego va difesa

C'è da dire, però, che difficilmente si può pensare che la Perego i suoi autori avessero intenzione di organizzare una trasmissione sessista nei confronti delle donne, visto che proprio la conduttrice di Parliamone sabato è una di quelle che si batte costantemente in favore dei diritti delle donne e che ha portato avanti delle campagne importanti contro la violenza sulle donne.

Insomma quello che è accaduto sabato pomeriggio in diretta tv può essere considerato uno 'scivolone' che va perdonato, visto che negli ultimi anni sulla tv di Stato (e non solo) abbiamo visto cose peggiori.