Grazie a una ricerca del britannicoJohn Love, dell'università di Exter a Devon, sono stati creati deimicrorganismi in grado di produrre combustibile naturale surichiesta. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista dell'Accademiadi Scienze degli Stati Uniti, potrebbe dare inizio a nuovi metodi diproduzione del carburante, che ridurrebbero dell'80% le emissioni digas a effetto serra, con rilevanti benefici sull'inquinamentoglobale.

 Per ottenere questo “carburantegreen” i ricercatori hanno sfruttato la capacità dei batteriEscherichia Coli di tramutare gli zuccheri in grassi per costruire leloro membrane cellulari; attraverso questo procedimento li hanno poiaiutati a trasformare i grassi in carburante, immettendo nel loro Dnai geni del metabolismo di altri due batteri: il Photorhabdusluminescens e il Nostoc punctiforme.

Le molecole prodotte sonochimicamente uguali a ben 10 tipi di carburante diesel attualmente incommercio.

Love dichiara: "Il nostro obiettivo èquello di ottenere un biocarburante che possa essere utilizzato senzadover modificare i motori delle automobili. La domanda globale dienergia è in aumento, e un combustibile indipendente sia dalleoscillazioni del prezzo del petrolio, sia dalle instabilitàpolitiche, è una prospettiva sempre più attraente”.

Rob Lee della Shell Projects &Technology commenta così il risultato della ricerca: “Siamoorgogliosi del lavoro svolto da Exter nell'uso delle biotecnologieavanzate per creare le specifiche molecole di idrocarburi chesappiamo continueranno ad essere molto richieste in futuro.

Speriamoche questo ci possa aiutare a fronteggiare le sfide che ci chiedonodi limitare  l’aumento delle emissioni di anidride carbonica,anche in risposta alla domanda globale in crescita per il carburantededicato ai trasporti”.

Ci vorrà altro tempo e studi piùapprofonditi prima che questo carburante venga messo in commercio, maè comunque un grande passo verso soluzioni “naturali” chedovranno essere le basi del nostro futuro.