Studi eseguiti recentemente sostengono che il nostro pianeta, in futuro, subirà effetti climatici disastrosi. Questi saranno la causa principale che porterà miliardi di persone ad abbandonare le proprie case e le relative terre. Le ricerche, pubblicate sulle riviste scientifiche Pnas e Science Advances, infatti, specificano quali siano effettivamente cause e quali saranno le relative conseguenze che dovremmo aspettarci da questo futuro apocalittico.

Le ricerche 

Entro 10 anni, quindi in un futuro non troppo lontano, la produzione di emissioni di gas serra e la continua consumazione di combustibili saranno in grado di costringere 50 milioni di persone a ripararsi da ipotetici disastri climatici.

Questi saranno dovuti a diverse cause quali il riscaldamento globale (già ampiamente patito dalla Terra) e la desertificazione. Ma non è tutto: oltre 2,6 miliardi di agricoltori saranno costretti a lasciare le proprie terre per sopravvivere, poiché gran parte di queste non potranno essere utilizzate per continuare a produrre approvvigionamenti necessari per le proprie famiglie o per la messa in vendita. 

“Se dovessimo bruciare tutti i combustibili fossili possibili, questo comporterebbe l’eliminazione della calotta antartica, provocando un innalzamento permanente di circa 60 metri del livello del mare”, sottolinea la ricercatrice Ricarda Winkelmann.

Per questo motivo, quindi, tantissime città, come New York, Tokyo, Hong Kong, Berlino, Shanghai, Parigi, Londra, Amburgo e parte dell’Italia, potrebbero rischiare di “scomparire” completamente, magari sommerse sotto il livello del mare.

Ricarda Winkelmann ricorda però che, ad accompagnare queste funeste conseguenze, ve ne sono purtroppo anche altre. Si parla, infatti, e sempre più spesso, di deforestazione e fame del mondo. Quest'ultima dovuta alla diminuzione del cibo e l’aumento del prezzo, nonchè l’inquinamento. Se vuoi rimanere aggiornato su questo e su tanti altri argomenti, clicca sul tasto Segui vicino al nome ad inizio articolo.