C'era poca carne al fuoco in quest'ultimo turno di campionato, con i verdetti più importanti tutti già scritti, ma la lotta al sesto posto, l'ultimo utile per affrontare le competizioni europee nel prossimo anno, è stata molto entusiasmante e ricca di colpi di scena. A giocarselo erano potenzialmente in quattro squadre, Hellas Verona, Milan, Parma e Torino, ce l'han fatta solo gli emiliani.
Il Verona si è chiamato subito fuori dai giochi, il Napoli si è dimostrato troppo forte per gli scaligeri e ha passeggiato al San Paolo vincendo 5-1. Il Milan ha fatto il suo dovere, battendo il Sassuolo 2-1, ma non è bastato a sopravanzare ducali e antoneliani. La vera lotta si è disputata sull'asse Parma - Firenze, Antonio Cassano e compagni, grazie ad una doppietta di Amauri, hanno battuto il fanalino di coda Livorno, mentre il Torino, senza il capocannoniere del campionato Ciro Immobile, ha impattato al Franchi 2-2, sbagliano un calcio di rigore al 93'. Il verdetto Europa League si è dunque deciso all'ultimo secondo, il piede di Alessio Cerci si è indurito, Rosati ha parato il rigore e a Parma è scoppiata la festa.
L'altra grande festa dell'ultima giornata si è avuta allo Juventus Stadium, i bianconeri di Conte, già vincitori del 30° tricolore nel match contro l'Atalanta, avevano la possibilità di superare la fatidica quota dei 100 punti, traguardo mai raggiunto in Italia. Il Cagliari ha fatto da comparsa nella festa juventina, sul campo la partita è durata poco più di un quarto d'ora, il risultato finale è stato di 3-0 e la Juventus ha scritto la storia tagliando il traguardo dei 102 punti in classifica. Si tratta di un grande record, italiano ed europeo, se si considerano solo i campionati principali, nel 2003 il Celtic, in Scozia, di punti ne ha fatti 103 e sui social network si è scatenata la solita bagarre tra juventini e anti - juventini, di certo ciò che resta è che quest'anno la Juventus ha fatto un campionato eccezionale, forse irripetibile.