Shaqiri non è solo vicino all'Inter, ma si può considerare oramai a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro. Dopo l'arrivo di Podolski alla vigilia del match Juventus-Inter terminato con il risultato di 1 a 1, la distanza che separa Shaqiri dall'Inter è infatti legata solo alle visite mediche di rito nel capoluogo meneghino, ed alla firma del contratto al fine di assicurarsi le prestazioni sul campo del giocatore.

Per l'arrivo del giocatore svizzero all'Inter, in linea con le indiscrezioni che sono state riportate già da qualche giorno a questa parte dalla stampa sportiva italiana, è stata decisiva la missione a Monaco dei dirigenti dell'Inter Ausilio e Fassone che hanno incontrato quelli del Bayern di Monaco per chiudere positivamente la trattativa. E così Xherdan Shaqiri, ala del Bayern e della Nazionale di calcio svizzera, ha disertato l'ultimo allenamento con i campioni della Bundesliga al fine di prendere il primo volo per Milano. Con Podolski e Shaqiri, a pochi giorni dall'apertura ufficiale della campagna acquisti e cessioni invernale, l'Inter è ad oggi la regina del Calciomercato di gennaio in Serie A.

Rispetto all'era Mazzarri, tra l'altro, il presidente dell'Inter Erick Thohir con l'arrivo di Roberto Mancini sembra aver iniziato a fare quegli investimenti importanti che molti tifosi si aspettavano già dalla scorsa estate.

Per la cessione di Shaqiri all'Inter da parte del Bayern di Monaco i milioni di euro sono 15, tanti quanti ne dovrà versare la società nerazzurra per il riscatto obbligatorio del giocatore che inizialmente arriverà con la formula del prestito. Xherdan Shaqiri a sua volta dovrebbe legarsi alla società nerazzurra con un contratto fino al 30 giugno del 2019 a circa 3 milioni di euro a stagione. Shaqiri-Podolski per l'Inter è il duo in grado di aggiungere qualità ad una squadra che, se il campionato finisse oggi, sarebbe fuori dall'accesso alle coppe europee con appena 22 punti in 17 partite, gli stessi dell'Udinese, uno in meno del Sassuolo e addirittura tre in meno del Palermo.