Crederci. Credere di poter passare il turno fino all'ultimo minuto utile. Perché se si è arrivati fino a questo momento, non ci si può tirare indietro. Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, interviene in conferenza stampa alla vigilia del match tra Juventus e Cagliari. Nessun giro di parole sulla Champions League e sulla possibilità di approdare in finale. Intanto allo Juventus Stadium ci sarà la festa tricolore con tutti i tifosi, dopo la sospensione della squalifica della curva per i fatti del derby di Torino.

E sul web scoppia la polemica.

Merengues e blaugrana a colazione

C'è prima da giocarsi il ritorno in uno stadio da circa 100.000 posti colorato di 'blancos'. Stiamo parlando del Santiago Bernabeu, pronto alla battaglia nella semifinale di ritorno di mercoledì sera. Il tecnico bianconero ci crede e sottolinea la sua gioia per aver passato l'obiettivo stagionale in Europa, ovvero il passaggio della fase a gironi. Ma non per questo la Juventus non deve smettere di crederci. Attenzione e concentrazione, per evitare brutte sorprese. Prima il Real Madrid dunque, poi il Barcellona, che sembra avere in tasca la qualificazione alla finalissima.

Mister Allegri arriva dritto al punto, evidenziando la forza dell'attacco blaugrana. Ma su partita secca tutto può accadere. Come dargli torto.

La polemica sul web

Se Allegri e il popolo bianconero sognano, i tifosi avversari non hanno reagito bene alla decisione del giudice sportivo di sospendere temporaneamente la squalifica della Curva juventina dopo i fatti del derby contro il Torino. Infatti, i tifosi bianconeri avevano lanciato una bomba carta all'interno della curva granata, ferendo diversi tifosi. Ma la decisione di sospendere la squalifica ha fatto infuriare le tifoserie "nemiche". I primi dibattiti sono spuntati soprattutto sui social network, luogo di ritrovo dei calciofili italiani.

Polemiche e accese discussioni per aver permesso ai tifosi bianconeri di partecipare ai festeggiamenti per lo scudetto, raggiunto matematicamente contro la Samp. Ancora una volta la giustizia italiana finisce sotto accusa.