Sono passati poco più di dieci giorni dallo scorso 21 novembre. Ai più questa data potrebbe non significar nulla, ma per i tifosi e i calciatori del Catanzaro rappresenta invece il giorno del riscatto. Al "Ceravolo" di Catanzaro è di scena l'attesissima sfida Catanzaro - Messina, valida per la 12esima giornata del campionato di Lega Pro, girone C e i tifosi di entrambe le compagini sono pronti per riempire e colorare gli spalti.

Qualcosa però nei giorni precedenti alla sfida, comincia a non andare per il verso giusto. Catanzaro - Messina viene inserita dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, nella lista delle partite ad alto rischio.

Il tempo per porre rimedio ci sarebbe, la partita è in programma di sabato alle ore 20:30 e logisticamente lo stadio del capoluogo calabrese è in una posizione strategica, poichè si trova in città, tra i palazzi e vicino il cimitero comunale, luoghi che potrebbero agevolare le vili azioni di qualche facinoroso. La cosa più sensata sarebbe quella di chiedere il posticipo della gara al giorno successivo, ovvero domenica 22 novembre, ma a quanto pare nelle sedi della Lega Pro, dell'Osservatorio, della Prefettura e della Questura di Catanzaro, non sarebbe giunta alcuna richiesta in merito da parte della società del Catanzaro.

Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che lo scorso anno la sfida tra i giallorossi calabresi e i peloritani filò "liscia come l'olio".

Porte chiuse

A pochi giorni dalla sfida, giunge la doccia fredda da parte del Prefetto di Catanzaro: si gioca a porte chiuse. L'ordinanza arriva in seguito alla decisione dell'Osservatorio, limitando perentoriamente l'accesso a tutti, tifosi catanzaresi e ospiti. Nessuno si aspettava una decisione del genere, sia da Catanzaro che da Messina e nel giorno che precede la sfida, si organizza una riunione lampo tra alcuni esponenti delle istituzioni catanzaresi per cercare di salvare il salvabile e permettere almeno l'accesso agli abbonati. Purtroppo c'è poco da fare, se non rassegnarsi all'idea che la partita sarà disputata senza tifosi.

L'orgoglio catanzarese

Chi non accetta assolutamente questa decisione sono i tifosi del Catanzaro, che durante il match vogliono far sentire lo stesso il proprio calore alla loro squadra e senza perdere tempo decidono di riunirsi in centinaia nella zona antistante lo stadio 'Ceravolo', intonando a gran voce e per tutta la durata della partita cori di incitamento. Il tifo viene avvertito anche dai calciatori in campo e la partita si conclude con la vittoria del Catanzaro sul Messina per 1-0. Al fischio finale dell'arbitro accade l'impensabile: i calciatori del Catanzaro, con a capo il capitano Domenico Giampà, decidono subito di avvicinarsi ai cancelli dello stadio per festeggiare con i tifosi impazziti di gioia.

Alla festa si unisce anche il presidente della squadra calabrese, Giuseppe Cosentino che nelle settimane precedenti era stato oggetto di contestazioni da parte della frangia più calda della tifoseria locale.

Serve ancora la Tessera del tifoso?

La decisione di far giocare Catanzaro - Messina a porte chiuse, è solo una delle tante scelte perpetrate dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, che in barba all'ormai famosa e discutibile Tessera del tifoso, decide come e quando vuole soppiantare la passione di milioni di tifosi che in tutta Italia vogliono seguire anche in trasferta la propria squadra del cuore. Questa tessera evidentemente non funziona e forse sarebbe il caso di prendere qualche serio provvedimento a riguardo, magari anche eliminandola completamente.