Forse è stato l'unico, tra dirigenti e calciatori, ad unire due piazze eternamente rivali. Del resto chi amava il calcio non poteva non restare folgorato dalle magie di Mauro Pantani. L'uomo del Salento (originario di Lecce) capace di diventare l'idolo sia dei salernitani che degli avellinesi. Con i granata una B persa di un soffio, un titolo di capocannoniere (con 17 reti realizzate nel 1971/72) e tante giocate da fenomeno che i reduci del Vestuti hanno ancora scolpite nella memoria.
Da Salerno ad Avellino il passo è breve e non è soltanto questione di chilometri. Svestita la maglia granata indossa quella biancoverde l'anno successivo ed è subito un trionfo con la prima storica promozione dell'Avellino in serie B. Oggi Pantani ha 75 anni ma la verve e la battuta pronta sono quelle di sempre. La sfida di sabato risveglia vecchi ricordi ed emozioni indimenticabili.
"Per Zito sarebbe meglio saltare la sfida del Partenio"
"Il derby tra due città a me care si tinge di colori poco nitidi, quasi foschi, per la posizione in classifica della Salernitana che, anche se non è ancora all'ultima spiaggia, si gioca tantissimo al Partenio - afferma in un'intervista esclusiva. Sinceramente sono molto rammaricato per la squadra granata ed avrei preferito una partita più tiepida".
Pantani non si sbilancia in pronostici. "Non amo farli. È ovvio che sosterrò la squadra che nell'occasione saprà meritare di più e non aggiungo altro a riguardo". Pantani si sofferma sul fresco ex della partita: Antonio Zito che, rispetto ai suoi trascorsi, ha fatto il percorso inverso. "Per quanto riguarda Zito lo considero tecnicamente molto capace e se saprà sacrificarsi e dare tutto se stesso alla causa in una partita per lui delicata potrebbe proprio iniziare un percorso di recupero di autostima che sembra aver perso, non solo per colpa sua, nell'ultimo periodo. Aggiungo che i trasferimenti a metà campionato presentano sempre aspetti rancorosi e vendicativi. Forse sarebbe meglio che Zito iniziasse le sue performance in granata dalla partita successiva".
I derby tra Avellino e Salernitana sono da sempre infuocati.
"Quei due gol da ex e gli applausi di tutto lo stadio"
"Mi auguro ed auguro alle due tifoserie un comportamento serio e responsabile per dimostrare all'Italia intera di che pasta sono fatti i tifosi campani. Vada come vada e vinca il migliore con applausi e allegria per tutti ed un abbraccio gigante ad entrambe le mie due tifoserie preferite". Pantani chiude con un personale ricordo di un derby tra Avellino e Salernitana che lo vide protagonista con la maglia biancoverde. "Nell'anno del trasferimento da Salerno a Avellino nella partita giocata in Irpinia realizzai, se ricordo bene, due reti e la gioia più grande fu che ad applaudirmi a scena aperta furono sia i tifosi biancoverdi che quelli granata. Per me fu un momento indimenticabile che mi è rimasto scolpito nel cuore e che non dimenticherò mai. Fu anche un momento di grande cultura e sportività tra due tifoserie eccezionali".