Tra due mesi la Juventus non avrà prime punte.

Perché il campionato in corso scriva tutti i suoi verdetti mancano ancora sette partite, con i bianconeri che per centrare l'accesso alla prossima Champions League dovranno cercare di vincerne il più possibile. Il club chiede i gol decisivi ai propri attaccanti, in un momento molto delicato in cui quello della rete è diventato in realtà più di un problema dalle parti della Continassa.

Il paradosso è che la società, Igor Tudor compreso, chiede lo sforzo massimo in una fase cruciale a due calciatori che con ogni probabilità a giugno saluteranno: Dusan Vlahovic e Randal Kolo Muani.

Se ai due si aggiunge Arek Milik, mai sceso in campo quest'anno e prossimo nei piani del club alla rescissione del contratto, ben si comprende come la Juventus dovrà rifare del tutto l'attacco da schierare l'anno prossimo.

Vlahovic via perché non rinnova, Kolo Muani costa troppo

Le storie di Vlahovic e Kolo Muani sono molto diverse.

Da oltre un anno il serbo tratta il rinnovo del contratto che scadrà nel 2026, ma non intende perdere nulla dei 12 milioni netti che l'attuale accordo prevede gli vengano destinati l'anno prossimo. Con ogni probabilità, l’ex Fiorentina verrà ceduto. Probabilmente dopo il Mondiale per Club di giugno, se non foss'altro per le tempistiche ristrette che impedirebbero alla Juventus di trovare un sostituto in poche settimane.

La prossima sarà l'ultima estate per monetizzare dal cartellino del serbo e il club non se la lascerà sfuggire.

Diverso il discorso per Kolo Muani, che con ogni probabilità verrà rispedito al mittente, perché troppo costoso e difficilmente impiegabile in campo. Sì, perché l'impressione è che il francese (un giocatore sicuramente di talento) appia fare tutto discretamente (prima punta, trequartista, attaccante esterno) ma nulla davvero bene.

Il PSG vorrebbe tra sette e nove milioni per autorizzare un altro anno di prestito, dopo la Juventus dovrebbe puntare al riscatto definitivo a oltre 50 milioni di euro. Una cifra "calmierata" rispetto ai 90 milioni che ha speso il club francese due anni fa per prelevarlo dalla Bundesliga. Decisamente troppi per un calciatore che non sembra tra l'altro rientrare nei piani tattici più immediati del nuovo allenatore Igor Tudor.

Una nota a margine la merita infine Milik: il polacco non è mai sceso in campo, avrebbe l'ultimo anno di contratto ma con ogni probabilità la società cercherà un accordo per la risoluzione anticipata (l'ex Napoli percepisce 3,5 milioni netti l'anno, si cercherà di arrivare fino a poco più di metà per convincerlo ad andare).

I nomi per l'attacco del futuro sono David e Osimhen

La risultante delle tre contingenze è una sola: la società bianconera dovrà ridisegnare l'attacco. I due nomi che al momento circolano come principali candidati a raccogliere l'eredità dei tre calciatori sarebbero Jonathan David, che a giugno sarà libero a parametro zero dal Lille, e Victor Osimhen, che il Napoli valuta almeno 75 milioni di euro.

Sul primo andrà sconfitta la resistenza delle principali big europee (Inter in testa), sul secondo (forse ancora peggio) andranno vinte le rimostranze del club azzurro, che tutto vorrebbe fare tranne che cedere il centravanti nigeriano ai rivali bianconeri.