Asse Preziosi-Calabrò, la trattativa per la cessione del Genoa sembra ormai essersi definitivamente arenata. Almeno per il momento, salvo clamorosi colpi di scena. La trattativa tra i due imprenditori era partita spedita, forse troppo: in ballo c'era il futuro della Fingiochi e del vecchio grifone.

Operazione necessariamente legata, l'intero affare però ha subito una brusca frenata con il presidente Enrico Preziosi che ha rifiutato l'offerta di Calabrò per entrare come socio nelle sue aziende: "A lui non interessa il Genoa - le parole del patron irpino ai microfoni di Telenord, nei giorni scorsi - ha fatto una proposta non sufficiente che non riguardava il club ma altri affari.

Se Calabrò volesse davero il Genoa lo invito a fare un'offerta pubblica, io gli lascerò la società senza debiti. Sarei il più felice del mondo se ciò avvenisse".

Preziosi fa la controproposta, Calabrò non risponde

Giovanni Calabrò non risponde all'invito di Preziosi ma resta sull'attenti, col Genoa sempre nel mirino. E' quanto svela "Repubblica" secondo cui ci sarebbero ancora buoni margini per riaprire la trattativa, soprattutto dopo i nuovi investimenti che il noto finanziere intende fare nella zona portuale del capoluogo ligure. Il porto e il club più antico di Italia, un'accoppiata perfetta, orchestrata da dietro le quinte da Aldo Spinelli, ex presidente del Genoa e attuale proprietario del Livorno Calcio, in veste di mediatore in questa trattativa complessa.

"Da tifoso potrei solo essere contento se il Genoa passasse nelle mani di Calabrò. Con Preziosi non si è lasciato male ma a quanto mi risulta non si sono più sentiti e non sono arrivate mai delle risposte concrete da parte dell'attuale proprietà". 

L''eventuale ingresso del finanziere calabrese nel Genoa potrebbe aprire nuovi scenari. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, non sarebbe da escludere una collaborazione attiva tra CalabròAldo Spinelli, sia in ambito calcistico che industriale. Indizi caldi, ma nessuna prova. Si attendono sviluppi.