"Ho grande rispetto per Totti, ma non baso le mie scelte solo guardando la storia di un giocatore. Ora l'importante sono i risultati". Parla così Luciano Spalletti del suo rapporto con il Capitano, rilasciando un'intervista al quotidiano spagnolo "As", il giorno prima del grande match contro il Real Madrid dell'andata degli ottavi di Champions League, che si disputerà mercoledì 17 febbraio alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico.
Il rapporto con Totti
Gli domandano se sia più o meno difficile tenere in panchina un giocatore come Francesco Totti, ma saggiamente il mister risponde: "Io alleno la Roma, non solo Totti. L'obiettivo principale è fare risultato e faccio le mie scelte non basandomi sul passato di un giocatore". Spalletti, comunque, precisa che il rapporto con il capitano giallorosso è perfetto: "Lui è un giocatore che ha la capacità di illuminare la fase offensiva, ma dipende anche contro chi ti misuri, se possono emergere le sue qualità rinunciando a quello che non può dare. Può mettere in area un pallone perfetto, ma in fase di pressing per lui è difficile retrocedere di 40 metri per farlo.
Dipende da quanto è in forma l'avversario".
Secondo il tecnico toscano, una squadra potrebbe anche gestire la mancanza di un giocatore che corre, ma attualmente la Roma non è in grado di farlo: "Adesso si deve pensare solo al lavoro in allenamento, migliorando forza e corsa, solo così possiamo tornare a un livello necessario per fare altri ragionamenti. Fino ad allora, niente spazio ai sentimenti".
Ritorno a casa
Riguardo al suo ritorno nella Roma, Spalletti ha parole leggermente critiche nei confronti della società, contestando la scelta di sostituire l'allenatore: "Credo abbiano sbagliato, l'allenatore non si mette in discussione dopo qualche risultato negativo, bisogna anche saper aspettare.
È chiaro poi che il presidente ha lo scopo di proteggere l'azienda, ma in Italia si ricorre spesso al cambio di allenatore. Un tecnico ha bisogno di fiducia. Io ripeto spesso: preferisco usare il miglior undici piuttosto che gli undici migliori".
Spogliatoio
Un aspetto fondamentale che un mister non deve mai sottovalutare, dichiara Spalletti, è quello di essere sempre chiari all'interno dello spogliatoio: "Non bisogna mentire ai giocatori, poiché se ne accorgono subito. Con la lealtà ed una giusta guida si guadagna il loro rispetto. Non accetto quando si critica l'operato dello staff giudicando male il loro lavoro. Questa cosa veniva detta anche durante la mia prima esperienza, ma è una bugia, solo stronzate!".