Vola il Messico che batte, come da pronostico, una Giamaica intrisa di buona volontà ma poco altro. La grande sorpresa nel gruppo C è tutta nel successo di misura del Venezuela ai danni dell'Uruguay che condanna la "celeste" ad un'inattesa quanto prematura eliminazione al primo turno della Copa America del Centenario. Giochi pertanto già fatti in questo girone, con Messico e Venezuela promosse ai quarti.

Lunedì 13 si affronteranno per decidere il primo posto.

Messico-Giamaica 2-0

Un gol per tempo, missione compiuta per la "tricolor" allenata da Juan Osorio. Giamaica animosa ma complessivamente modesta. Questo il film della partita disputata al Rose Bowl di Pasadena. I messicani sono passati in vantaggio al 17' a seguito di un cross di Manuel Corona splendidamente girato in rete di testa dal Chicharito Hernandez. La formazione caraibica si è resa pericolosa al 39', quando McAnuff ha servito Hector in area la cui conclusione è stata neutralizzata da Ochoa. Nella ripresa, dopo un colpo di testa di Jimenez parato dal portiere Giamaicano, Andre Blake, il Messico ha raddoppiato al 36' con Peralta che, servito da Herrera, ha messo palla in rete all'altezza dell'angolino basso alla destra di Blake.

Centramericani dunque a punteggio pieno e già qualificati al secondo turno.

Il tabellino

Messico (4-2-1-3): Ochoa; Araujo, Marquez, Moreno, Y. Corona; Layun, Herrera; Duenas (26' st. Molina); M. Corona (17' st. Lozano), Jimenez, Hernandez (32' st. Peralta). All. Osorio

Giamaica (4-4-2): Blake, Morgan, Mariappa, Taylor, Watson; McCleary, Williamson (31' st. Orgill), Hector, McAnuff (16' st. Binns); Donaldson, Barnes. All. Schaefer

Arbitro: Sampaio (Brasile)

Reti: 17' Hernandez, 36' st. Peralta

Uruguay-Venezuela 0-1

Fino a questo momento è la vera sorpresa della Copa America. L'Uruguay, attualmente in testa al girone di qualificazione sudamericano per Russia 2018, perde anche la seconda partita. Stavolta l'avversario non è il forte Messico ma il Venezuela, eterna "cenerentola" del continente latinoamericano.

Evidentemente la Nazionale due volte campione del mondo non può fare a meno del suo astro, Luis Suarez, tenuto incredibilmente in panchina da Tabarez che pure ha stravolto la squadra rispetto al negativo match d'esordio. Per i tifosi della "celeste" è stato un incubo, con la "Vinotinto" che ha fatto sicuramente vedere le cose migliori al di là di una sterile prevalenza territoriale dell'Uruguay. Il gol partita al 36', grazie ad una intuizione di Guerra che lascia partire un incredibile pallonetto da circa trenta metri che impegna severamente Muslera: il portiere uruguaiano si salva con l'aiuto della traversa ma nulla può sull'accorrente Rondon che raccoglie la corta ribattuta e mette in rete.

Ancora uno scatenato Guerra al 44' si "beve" tre difensori dell'Uruguay e chiama Muslera ad un difficile intervento in tuffo. Nella ripresa gli uomini di Tabarez continuano a ciondolare lungo il prato del "Lincoln Field" di Philadelphia, il Venezuela è pratico ed incisivo, ben orchestrato da Rincon ed illuminato da Penaranda che al 23' fallisce il raddoppio dopo una travolgente azione. Finisce con la rabbia di Suarez che colpisce con un pugno la panchina, dopo aver chiesto di entrare in campo ed aver ricevuto un rifiuto. E Cavani? L'ex attaccante del Napoli è colpevolmente "non pervenuto" ed anzi al 45' si divora una clamorosa occasione da gol. Il Venezuale è promosso ai quarti di finale.

Il tabellino

Uruguay (4-3-1-2): Muslera; Maxi Pereira, Gimenez, Godin, Silva; Sanchez (32' st.

Lodeiro), Rios, Gonzalez (34' st. Corujo); Ramirez (27' st. Rolan); Stuani, Cavani. All. Tabarez

Venezuela (4-4-2): Hernandez; Rosales (7' Gonzalez), Angel, Vizcarrondo, Feltscher; Guerra, Rincon, Figuera (33' st. Otero), Penaranda; Martinez, Rondon (32' st. Seijas). All. Dudamel

Arbitro: Loustau (Argentina)

Reti: 36' Rondon