Giovani, talentuosi e con preferenza per la fascia destra del campo in modo da poter rientrare sul destro, il piede preferito. In una parola, moderni, e in quanto tali molto ambiti. Domenico Berardi e Riccardo Orsolini potrebbero dare vita a un inatteso duello nei prossimi anni del calcio italiano. Le caratteristiche sono le stesse e sebbene il gioiello dell’Ascoli debba ancora esordire in A, e il campioncino del Sassuolo vanti già 50 reti nel massimo campionato, il meno famoso dei due sta effettuando una poderosa rimonta.

Anche agli occhi degli osservatori delle grandi. Se infatti l’estate scorsa non si parlava che di Berardi e del suo possibile quanto clamoroso approdo all’Inter, che lo aveva messo nel mirino come simbolo della nuova era italiana del club, salvo sbattere contro l’asse Sassuolo-Juventus che ha respinto l’assalto, gennaio 2017 rischia di passare alla storia come il mese di Orsolini.

Tutti pazzi per Riccardo

Da settimane ormai non si fa altro che aggiornare la corsa all’attaccante esterno dell’Ascoli, che ha già mosso mezza Serie A, e non solo. Dal Milan al Napoli fino all’Atalanta e alla Juventus, le richieste piovono, ma si allunga anche l’ombra del Chelsea di Conte che lo avrebbe fatto seguire dal vivo.

Proprio come successe qualche anno fa a Berardi con il Manchester City. Ma se l’attaccante calabrese è rimasto in Italia grazie alla forza economica del Sassuolo, il futuro di Orsolini è ancora in bilico. La Juventus è in vantaggio rispetto alla concorrenza, che al momento sembra essersi ridotta al solo Napoli, ma la novità è che i bianconeri hanno sviluppato la trattativa senza la collaborazione dell’Atalanta, che in un primo momento sembrava coinvolta per ricevere il giocatore in prestito. La Juve punta a chiudere l’affare a gennaio per meno di 5 milioni, lasciare il giocatore ad Ascoli fino al termine della stagione e poi testarlo già la prossima estate in ritiro.

Juventus-Berardi: la situazione

Guarda a caso, o forse no, lo stesso percorso che dovrà, o dovrebbe, intraprendere Domenico Berardi, che dopo aver chiesto tempo per due anni volendo restare nel piccolo mondo antico del Sassuolo, e sotto la guida di Di Francesco, dovrà rompere gli indugi. Juve sì o Juve no, a patto che non siano gli stessi bianconeri a scegliere. L’infortunio, la discontinuità e qualche bizza caratteriale hanno infatti parzialmente annacquato la “cotta” della Juve per Berardi, ma in ogni caso difficilmente i bianconeri rinunceranno a cuor leggero a Mimmo. Nessuna opzione lega l’attaccante neroverde ai campioni d’Italia, ma l’intenzione è quella di non lasciar rinforzare la concorrenza, leggi Inter, il club che a breve termine sembra poter mettere in discussione l’egemonia dei bianconeri in Italia.

La Juventus che verrà e il made in Italy

Anche perché a fine stagione potrebbe cambiare qualcosa sulla panchina bianconera: il ciclo di Max Allegri potrebbe concludersi e per la sostituzione il nome dello stesso Di Francesco è in vantaggio su Paulo Sousa e gli altri aspiranti, nell’ambito di un processo di italianizzazione della Juventus e di rivoluzione tattica. L’attuale allenatore del Sassuolo è il padre calcistico di Berardi e un fautore del 4-3-3: e ad Orsolini una stagione alle spalle di Domenico non farà certo male.