Un'estate da ricordare quella di Dominic Solanke, calciatore del Liverpool, classe 1997, ad oggi uno dei migliori prospetti del calcio internazionale.
Nato a Basingstoke, contea dell'Hampshire, da genitori nigeriani, il ragazzo muove i primi passi nel club londinese del Chelsea, riuscendo ben presto a farsi apprezzare anche in prima squadra, ottenendo parecchie convocazioni anche con i 22 di Jose Mourinho, dopo aver segnato 25 reti in 20 partite con la squadra giovanile e 13 reti in 27 partite con le selezioni giovanili della Nazionale Inglese.
Ma è il 2015, l'anno di svolta di Solanke, che in estate viene trasferito in prestito dal Chelsea alla sua squadra satellite olandese, il Vitesse, riuscendo ad ottenere 25 gettoni da titolare in campionato, condite da ben 7 reti, che gli permettono nuovamente il rientro a Londra sotto l'egida di Antonio Conte. Ed è appunto il 2017 l'anno da incorniciare del giovane attaccante Inglese, che non solo vince la Premier con il Chelsea, ma conquista da assoluto protagonista il campionato del mondo under 20, siglando 4 reti in tutta la competizione, tra cui una doppietta decisiva nella semifinale contro l'Italia.
Dal 30 maggio 2017 è un giocatore del Liverpool, che lo ha acquistato a scadenza di contratto, dopo alcuni dissidi sul rinnovo tra il calciatore e il club del russo Abramovich. L'estate del neo giocatore reds sembra appunto, quella della futura consacrazione, dal momento che al trionfo Europeo, Solanke ha trovato pochi giorni fa anche il primo gol con la nuova maglia, siglando con un gran destro da fuori area, il momentaneo 1 a 0 contro il Crystal Palace nell'Asian Trophy.
Forza e qualità
Dominic SolankeSolanke sarebbe l'ennesimo enfants prodige uscito dalla cantera del calcio Inglese, un destro di 1,86 e 75 kg che abbina ad ottime capacità fisiche, un talento indiscutibile, dotato di ottima progressione palla al piede, grandi doti balistiche e importanti capacità realizzative, che gli permettono di agire principalmente come attaccante, ma anche come ala.
Academy inglese
Il giocatore di origine nigeriana, come detto, sarebbe l'ennesimo gioiello uscito dall'Academy inglese, dopo Kane, Alli, Rashford e il futuro Abraham. Si tratta, difatti, di giocatori tutti operanti dalla trequarti in su e con delle caratteristiche abbastanza simili, che permetteranno al calcio inglese di alzare quella asticella tecnica, che negli anni si è vista mancare, soprattutto, nella linea offensiva.