La quarta giornata del campionato di Serie C 2017/18 ha riservato diversi colpi di scena, che stanno a dimostrare ancora una volta le difficoltà di un torneo quasi mai scontato, anzi, irto di insidie.
Per fare un esempio registriamo l'incredibile momento dell'Alessandria, alle prese con un avvio di stagione estremamente delicato. Il Lecce è tornato alla vittoria dopo la batosta di Catania e le inaspettate dimissioni di Rizzo.
Per finire al Modena che dopo quattro giornate è ancora fermo a ZERO punti e con una situazione ambientale sempre più incandescente.
Ma il tema più importante di questa quarta giornata è senza dubbio il valzer delle panchine. A partire dalla prossima gara il Lecce avrà il nuovo allenatore Liverani, che ha firmato un contratto biennale con i giallorossi con alcune clausole che prevedono la rescissione dello stesso in caso di mancata promozione in serie B.
Nelle ultime ore c'è da registrare l'esonero dell'allenatore dell'Arezzo Bellucci. L'ennesima prova incolore fornita contro il Piacenza ha fatto scattare l'allontanamento del tecnico e la conseguente decisione della società di affidare la guida della squadra a Massimo Pavanel.
Chi invece gode della fiducia della società è Stellini. L'Alessandria lo ha confermato a dispetto delle critiche e del pessimo momento che sta attraversando il club piemontese.
Duro comunicato del Racing Fondi
Ma la bomba del giorno è l'esonero dell'allenatore Giuseppe Giannini del Racing Fondi. Dopo un avvio di stagione penoso che ha fruttato solo un pareggio e tre sconfitte la Società ha deciso di sollevarlo dall'incarico.
La squadra è stata affidata al vice di Giannini Antonello Mattei, che ha un compito molto delicato e deve fare in fretta per risollevare le sorti del club. Quello che fa scalpore è il comunicato del Racing Fondi che condanna senza mezzi termini i metodi di lavoro dell'ex giallorosso. In pratica la Società SS Racing Club Fondi nel confermare l'esonero dell'allenatore Giuseppe Giannini ha precisato che tale decisione è stata presa dopo aver constatato che i metodi di lavoro non erano in linea con gli obiettivi che la società si erano prefissati, malgrado una rosa di calciatori apprezzabile.
Tale condotta ha comportato un clima di sfiducia nei confronti dell'allenatore da parte della società e soprattutto 'una delusione dall’uomo'.
Insomma, parole che pesano come un macigno a conferma che in Serie C il nome non ha nessun valore se non arrivano i risultati.