In serie B oggi, 31 luglio, era il giorno dell’'Avellino, per la decisione del Collegio di Garanzia del Coni in merito al ricorso presentato dal club irpino dopo l’esclusione dal campionato cadetto, per la vicenda collegata alla fidejussione presentata alla Covisoc e non in regola secondo i parametri stabiliti dall’organo di vigilanza della Figc.

Avellino, dopo le 16 è arrivata la notizia dell'esclusione dalla serie B

Dopo una mattinata convulsa con momenti di alta tensione, intorno alle 16,20 è arrivata la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che ha respinto il ricorso degli irpini contro la mancata iscrizione in Serie B per le note irregolarità amministrative.

Purtroppo per il club irpino non c’è stato nulla da fare e i tanti tifosi arrivati a Roma non hanno ricevuto la notizia sperata, malgrado le argomentazioni difensive dei legali del club ed il passionale intervento, nel corso dell'udienza, del patron Walter Taccone.

Com' è noto la difesa del club era stata affidata all’avv. Chiacchio il quale puntava sulla solvibilità della fidejussione rilasciata dalla compagnia rumena Oni Asiguran, il cui indice ammontava a circa 3,2 punti in più rispetto a quello richiesto dalla Covisoc. Inoltre, i legali irpini avevano contestato alla Covisoc un vizio procedurale per il ritardo della comunicazione relativa al rifiuto della fidejussione, pervenuta diversi minuti dopo la scadenza dei termini stabiliti.

Come premesso, durante l’udienza odierna, intorno alle ore 11, dopo l’intervento del patron dell’Avellino Walter Taccone che ha chiesto di non escludere una provincia come Avellino soprattutto per i tifosi irpini, tanto da esclamare ‘non fatelo per me, ma per questa gente…a me fate quello che volete, ma non potete far scomparire una società in questo modo’.

Accolta la tesi del Procuratore dello Sport Vecchio

A seguire c'è stato l’intervento di Federico Vecchio, procuratore generale dello sport, che ha chiesto il non accoglimento del ricorso significando che altri similari casi non possono essere assimilabili a questo, in quanto la norma federale è ben definita e ha istituito il rating come unico e imprescindibile elemento per l’iscrizione al campionato di serie B.

Il verdetto causerà, molto probabilmente, il coinvolgimento anche di alcuni club della serie C che avevano presentato domanda di ripescaggio in cadetteria, ed ora si attende la definitiva decisione da parte della Figc per stabilire i quadri societari che saranno ammesse a disputare il campionato cadetto.