Almeno l'Inter sta provando a ravvivare il calciomercato delle pulci, tale si sta rivelando questa sessione invernale e, memore dei beati vecchi tempi in cui era riuscita a strappare ben altro brasiliano al Barcellona, mette in scena una vera e propria telenovela con la società blaugrana. Protagonista indiscusso Rafael Alcantara, in arte Rafinha che, comunque vada la trattativa, ricorderà il 17 gennaio 2018 come il giorno in cui è tornato a calcare un campo di calcio in una gara ufficiale dopo nove mesi di assenza.

Fumata bianca, anzi nera, forse grigia...

La missione catalana di Piero Ausilio sembrava di quelle risolutive. Il direttore sportivo nerazzurro ha presentato al Barcellona la sua offerta per Rafinha, giudicata non sufficiente dalla controparte. Così ha rilanciato, della serie prendere o lasciare: prestito gratuito fino a giugno con diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro senza alcun bonus. In fin dei conti se l'Inter dovesse riuscire a recuperarlo nel pieno della condizione e del rendimento dopo il lungo stop, Rafinha quei soldi li vale tutti. Si tratta di un giocatore dalle grandi doti tecniche, dotato di straordinaria versatilità tattica: può fare il centrale di metacampo, l'esterno o il trequartista.

Senza tralasciare che ha soltanto 24 anni, insomma sarebbe un valore aggiunto che Luciano Spalletti si ritroverebbe in squadra. Se Rafinha dovesse fallire la sua esperienza milanese, allora l'Inter lo rispedirebbe al mittente senza perderci un euro. Dunque, 35 milioni il costo del riscatto, l'ulteriore rialzo ponderato dall'Inter. Qui sono iniziate a circolare una varietà infinita di notizie, molte delle quali contrastanti. Per l'emittente radiofonica Cope Catalunya, il Barcellona aveva rifiutato l'offerta puntando a cedere il giocatore a titolo definitivo. Da qui parecchi siti hanno riportato la fumata nera che tale non è, perché il Barcellona non ha ancora dato alcuna risposta definitiva, ma ha deciso di prendere qualche giorno per decidere.

Riteniamo che entro il week end si possa avere la certezza di Rafinha all'Inter o l'eventuale conferma tra le file del Barcellona. L'Inter ovviamente ha tentato anche un'altra carta, quella dell'obbligatorietà del riscatto fissato sempre a 35 milioni nel caso in cui la squadra si qualifichi per la prossima Champions League.

Rafinha, il rientro in campo

Intanto, e questo sa certamente di pretattica da parte della società blaugrana, Ernesto Valverde ha convocato Rafinha per il derby contro l'Espanyol, valido per l'andata dei quarti di finale della Copa del Rey. Il centrocampista brasiliano è stato gettato nella mischia ad 11' dal termine al posto di Denis Suarez, ma per tutto il Barcellona non è stata una grande serata alla luce della sconfitta di misura (0-1) subita dai cugini, risultato sul quale pesa il rigore fallito da Leo Messi quando il punteggio era ancora a reti bianche.

Se per il giocatore è stato comunque importante tornare a disputare una gara ufficiale dopo qualcosa come 290 giorni, da parte della società catalana questo è un segnale chiaro sul fatto che non ci sia alcuna fretta di mandarlo altrove. L'Inter si mantiene ottimista, certo il sogno di Luciano Spalletti di averlo già a disposizione per la sfida di campionato contro la Roma ci sembra di quelli 'mostruosamente proibiti', ma il brasiliano di passaporto spagnolo non è ancora un obiettivo fallito da parte del club nerazzurro, tutt'altro. La volontà del giocatore è quella di venire all'Inter dove lo aspetta una maglia da titolare una volta che avrà ritrovato la giusta condizione fisica; 35 milioni di euro per un calciatore che non scendeva in campo da nove mesi e che, nonostante lo scampolo di gara disputato in Coppa, sembra comunque fuori dal piani di Valverde, sono certamente un'ottima cifra da incassare per il club catalano.

Fermo restando che diventerebbero una certezza se l'Inter riesce a centrare l'obiettivo Champions League. Motivo per cui riteniamo che l'affare si possa ancora chiudere lasciando tutti soddisfatti.

Le altre trattative

L'Inter comunque sta già pensando al piano B, un'alternativa nel caso in cui sfumi l'arrivo di Rafinha. In realtà le soluzioni sono due: la prima porta a Joaquín Correa per il quale è stato prospettato uno scambio di prestiti con il Siviglia utilizzando Brozovic, l'altra pista seguita è quella di Nicolas Gaitan, l'argentino dell'Atletico Madrid che però occuperebbe l'ultimo slot rimasto per gli extracomunitari. L'Inter in tal senso insegue ancora Ramires per il quale la trattativa si sarebbe però complicata.

Lo Jiangsu infatti lo farebbe partire solo in presenza di un valido sostituto e la pista seguita da Walter Sabatini che intendeva portare M'Bia alla consorella cinese del club nerazzurro pare sia sfumata.