La lista di obiettivi nel mirino dell'Inter, stando agli infiniti rumors, è piuttosto lunga. In realtà lo era anche la scorsa estate, c'erano tanti nomi altisonanti, ma alla fine la società scelse giocatori funzionali al progetto tattico di Luciano Spalletti (più per costrizioni economiche che per effettiva scelta) e le cose sono andate nel migliore dei modi fino al 'maledetto' dicembre 2017 in cui la squadra è andata incontro ad un evidente calo di rendimento.
Di chi è la colpa? Probabilmente di nessuno, le flessioni in una stagione le hanno tutte le squadre. Talvolta si passa indenni dal calo di condizione, talvolta si perdono punti pesanti. Probabile che l'inattesa sconfitta casalinga con l'Udinese abbia innescato qualcosa anche a livello psicologico e, dopo aver perso l'imbattibilità, la squadra ha perso anche un pò di mordente. Alla fine l'Inter di Spalletti non è affatto una 'macchina perfetta' e non lo è mai stata nemmeno quando si trovava in testa alla classifica. Evidenti lacune erano state colmate dalla determinazione, ma se viene meno questa caratteristica allora tutto diventa più difficile.
Il mercato
Ad ogni modo quella stessa squadra che più di un grande del passato aveva definito da scudetto, oggi viene messa alla gogna sui social da tanti tifosi che, probabilmente, sono così abituati a fare esercizio di disfattismo da non rendersi conto che l'Inter si trova comunque in piena corsa per il posto in Champions League, obiettivo stagionale. Vogliono il top player sul mercato, vogliono Pastore, Vidal o chiunque altro possa in qualche modo colmare il loro album di figurine. Pastore in effetti sarebbe prezioso per il gioco di Spalletti, visto che l'Inter manca di un trequartista di ruolo e di qualità, ma se vogliamo essere del tutto realisti è molto difficile che arrivi a Milano. Serve un investimento economico che l'Inter al momento non può mettere in atto, a meno che non riesca a ricavare liquidità dalle cessioni di Joao Mario o Brozovic o entrambi, visto che sono certamente tra i giocatori più deludenti di questa prima parte di stagione.
Ai tifosi però aggiungiamo di stare tranquilli sul fronte finanziario: Suning non è affatto in bancarotta come vanno dicendo i disfattisti di professione ed i tifosi avversari, è semplicemente frenata dal blocco sugli investimenti all'estero che il governo di Pechino ha nuovamente imposto alle aziende cinesi. Quanto durerà? Non possiamo saperlo, ma la stessa Suning è corsa ai ripari e con un'eccellente operazione finanziaria ha slegato l'Inter dalla 'casa madre' di Nanchino. L'operazione sui bond ha fruttato un aumento di capitale di 82 milioni di euro, ma non saranno investiti nel mercato di gennaio.
Gli obiettivi possibili
Gli obiettivi possibili sul mercato invernale, dunque, sono quelli presenti sulle pagine dei quotidiani sportivi, cartacei ed online, Pastore compreso.
Si starebbe puntando al prestito oneroso dal Paris Saint Germain, ma ci sarebbe il freno dell'ingaggio piuttosto elevato percecipito dal giocatore argentino. Ramires sulla carta sarebbe un'operazione più semplice, visto che si tratta di un giocatore sotto contratto con lo Jiangsu, l'altra squadra di Suning. In merito ci sarebbe la volontà del brasiliano di cambiare aria e l'Italia sarebbe una destinazione molto gradita. Suning 'nicchia', vorrebbe un ritorno economico che certamente non può arrivare dall'Inter, fermo restando che avrebbe addosso i fari dell'Uefa, molto attenta quando i trasferimenti avvengono tra società della stessa proprietà. Dal punto di vista tattico, Ramires è un giocatore molto simile a Vecino anche se più forte sotto il profilo atletico.
Non risolverebbe le lacune della squadra, ma darebbe maggiore scelta a Spalletti a centrocampo. Altro giocatore nel mirino è Deulofeu, mentre Mkhitaryan potrebbe essere un'alternativa (ma essendo extracomunitario, precluderebbe l'arrivo di Ramires). Il problema è il budget strettamente limitato che non permette di operare sul mercato con decisione. Le strade che portano a questi giocatori sono pertanto complesse e non è detto che si concretizzi qualcosa. Certo, se il mercato nerazzurro fosse limitato soltanto all'arrivo anticipato del giovane e promettente Bastoni dall'Atalanta, i malumori dei tifosi sarebbero altissimi. Cosa serve pertanto a quest'Inter per placare gli animi? Solo una cosa, riprendere a vincere come accadeva fino ad un mese fa. Il resto è buono soltanto per riempire le pagine dei giornali ed alimentare le chiacchiere da social network.