I tifosi sono decisamente in agitazione. Le due sconfitte consecutive patite in campionato sono state come un secchio d'acqua gelata sulle velleità dell'Inter che marciava spedita in testa alla classifica del campionato di Serie A. Primi malumori di stagione che non accennano a migliorare in vista di gennaio e di un calciomercato invernale che si preannuncia irto di difficoltà, alla luce della nuova stretta del governo cinese sugli investimenti all'estero delle proprie aziende, Suning compresa.

Un bond da 300 milioni

Così la ricca proprietà cinese del club milanese ha optato per l'autofinanziamento, tramite l'emissione di un bond da 300 milioni.

La situazione non è certamente paragonabile a quella del Milan, il debito nerazzurro appena contratto va infatti rimborsato entro il 2022, mentre i rossoneri si ritrovano a dover saldare entro i prossimi dieci mesi 360 milioni al fondo Elliott. L'emissione dell'Inter è storica: seguita da Goldman Sachs e da Ubi Banca, oltre che dallo studio legale Latham & Watkins, costituisce il primo caso di vendita di un bond per un club calcistico italiano. In Europa è la seconda volta che accade, un'operazione simile la effettuò nel 2010 il Manchester United, risolvendo i suoi problemi debitori.

Un'offerta convincente

L'operazione ha poi raccolto numerose manifestazioni di interesse, nonostante il rischio prospettato da Pechino di una stretta degli investimenti all'estero.

Tra gli istituzionali che hanno sottoscritto l'offerta ci sono autentici colossi come Norges Bank, anche anche realtà più piccole come Ver Capital: in tutto sono una trentina. L'obbligazione emessa dalla società nerazzurra del resto poggia su ampie garanzie: in primo luogo il flusso di denaro della media company che gestisce i diritti ed anche la garanzia di Suning, multinazionale dell'elettronica tra le più ricche del mondo.

Suning: investimenti oculati

L'azienda cinese che detiene la maggioranza delle azioni dell'Inter è stata piuttosto prudente negli investimenti. In estate ha sborsato 83 milioni per i nuovi calciatori con stipendi complessivi che si aggirano sui 94 milioni. Al 30 giugno il bilancio si è chiuso nuovamente in passivo, ma il miglioramento rispetto al 'rosso' del 2016 è di oltre 35 milioni (24 milioni di passivo contro i circa 59 dell'anno prima). Nel corso dei prossimi 12 mesi, Suning ricomprerà il 30 % delle quote del club che sono ancora in mano all'imprenditore indonesiano Erik Thohir.