Javier Pastore e l'Inter, una telenovela di calciomercato che ormai va avanti da quasi due anni. Ma ciò che è accaduto negli ultimi mesi, oggi lo fa diventare una seconda scelta, anzi il suo approdo a Milano è decisamente improbabile. Tutto questo perché colui che a gennaio venne presentato come un'alternativa all'argentino, oggi è diventato un perno insostituibile per Luciano Spalletti.

Un'operazione di mercato che simboleggia quanto accaduto nell'entourage nerazzurro poco prima di Pasqua, concretizzato con la fine del rapporto professionale tra Walter Sabatini e Suning. Con l'arrivo di Rafinha, Piero Auslio ha vinto la scommessa. Oggi, nonostante abbiano preso piede nuove indiscrezioni relative al possibile ritorno del Flaco in Italia, tutto sembra destinato ad esplodere in una bolla di sapone, almeno per quanto riguarda l'Inter. Nell'ultima sessione di calciomercato, oltretutto, Sabatini era stato uno dei maggiori sponsor di Pastore, ma il muro innalzato dalla società ad una trattativa che poteva concludersi felicemente, è stato probabilmente uno dei motivi che hanno incrinato i rapporti tra l'ex dirigente ed i vertici.

Un vero colpaccio

Le qualità di Rafinha non sono mai state messe in dubbio, se non da qualche opinionista la cui competenza calcistica è inversamente proporzionale alla sua presunzione. Stiamo parlando di uno dei canterani di maggior talento nel Barcellona degli ultimi anni, capace di ritagliarsi il suo spazio nonostante una concorrenza quasi proibitiva in maglia blaugrana. L'unica incognita, in effetti, era data dalle condizioni fisiche del brasiliano che non giocava da quasi un anno ed il cui rendimento, nelle ultime stagioni, era stato pesantemente condizionato dagli infortuni. Al momento delle visite mediche, però, Rafinha era stato dato pienamente recuperato. Luciano Spalletti lo ha introdotto nella sua chimica di gioco con prudenza, non aveva i 90' nelle gambe ed era dunque necessaria la dovuta cautela.

Dal punto di vista tattico, era la pedina che mancava al suo scacchiere: grande tecnica, intelligenza calcistica, visione di gioco ed estrema versatilità. Rafinha è un giocatore che a centrocampo è in grado di interpretare alla perfezione almeno tre ruoli. Il rendimento della squadra, in vistosa crescita, ha beneficiato anche della condizione fisica del brasiliano che, gara dopo gara, ha trovato la sua collocazione ed ha dato al gioco nerazzurro quell'imprevedibilità che era venuta meno e che, ad essere sinceri, non c'era mai stata nonostante nella prima parte del torneo la squadra avesse anche conquistato la vetta della classifica.

Il nodo del riscatto

Riscattare Rafinha dal Barcellona è diventata dunque una delle priorità della prossima sessione di calciomercato.

Con la società blaugrana è stata pattuita la cifra di 35 miioni di euro più bonus: alla luce del rendimento del giocatore e dell'importanza che sta assumendo in seno alla squadra, li vale tutti. Ma l'Inter si muove sempre tra le ristrettezze imposte dal fair play finanziario e dai veti del governo cinese che ha 'ammonito' le grandi imprese rispetto ad ingenti investimenti all'estero, in particolare nel settore sportivo. Dunque, 35 milioni sono tanti, considerato che l'Inter sembra del tutto intenzionata a riscattare Joao Cancelo dal Valencia (altro protagonista della ripresa nerazzurra) alla stessa cifra. Il piano di Ausilio è diventato quello di convincere il Barcellona a trattare sul prezzo e, dai segnali che arrivano dal capoluogo catalano, ci sarebbe un'apertura in tal senso anche se non epocale (il Barcellona sarebbe disponibile a cedere il giocatore per 30 milioni).

Sarà uno degli obiettivi di mercato di un'Inter che si sta muovendo con larghissimo anticipo: lo testimoniano il colpo Lautaro Martinez, l'arrivo a costo zero di Stefan De Vrij e quello molto probabile, sempre a costo zero, di Asamoah dalla Juventus. Tutto questo per dire che Javier Pastore e l'Inter convoleranno difficilmente a 'nozze': lo sposo attuale, infatti, ha fatto innamorare società e tifosi e lui stesso ha già dichiarato che intende rimanere a Milano. Un'espressione netta della volontà di Rafinha che, certamente, potrebbe avere il suo peso nella trattativa.