Il fallo da rigore di Benatia su Vazquez, che ha sancito l’eliminazione della Juventus ad opera del Real Madrid nei quarti di finale dell’edizione della Champions League appena terminata, continua a fare discutere. Questa volta è stato Pierluigi Collina, designatore degli arbitri dell’Uefa, a esprimere la propria opinione sull’episodio che ha causato molte proteste tra i bianconeri, in modo particolare da parte del capitano Gianluigi Buffon.

Il parere di Collina

Secondo il parere dell’ex arbitro, l’eventuale utilizzo del Var non avrebbe modificato la decisione presa da Oliver. Secondo Collina infatti in questo caso la discrezionalità dell’arbitro riveste un ruolo determinante e, di conseguenza, il direttore di gara inglese non avrebbe smentito quanto deciso negli istanti immediatamente successivi al contatto incriminato. Diverso il discorso relativo ad altri episodi maggiormente adatti ad un’interpretazione oggettiva, come ad esempio il fuorigioco inesistente fischiato a Sanè del Manchester City nella sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Liverpool.

In tale circostanza il Var avrebbe consentito infatti di verificare la regolarità della segnatura.

Il designatore arbitrale dell’ente che gestisce il calcio continentale ha poi spiegato le ragioni per le quali il Var non è ancora stato introdotto nelle competizioni europee per squadre di club. Le motivazioni del mancato utilizzo di tale strumento sono soprattutto tecniche e risiedono nel fatto che non tutte le federazioni europee utilizzano il supporto tecnologico per le gare di campionato e quindi sarebbe notevole il rischio di avere interpretazioni diverse ed errate. Collina ha anche affermato che risulta difficile prevedere il momento dell’introduzione del Var in Champions League, che dovrebbe avvenire nel momento in cui le maggiori federazioni continentali avranno acquisito la giusta esperienza in materia.

Diversa invece la situazione per le gare della Coppa del Mondo che potranno usufruire del supporto del Var. In questo caso gli incontri verranno disputati in un’unica nazione e con la stessa produzione televisiva, fattori questi che consentono di applicare senza problemi la tecnologia. La prossima kermesse iridata potrà quindi rappresentare un ulteriore passo verso l’applicazione della tecnologia nel mondo del calcio, un processo che ha da poco preso il via e che, poco alla volta, diventerà sempre più determinante per evitare che i risultati delle competizioni più importanti siano influenzati da clamorosi errori arbitrali.