Quando parla Maurizio Zamparini, si sa, è una sentenza per tutti coloro ai quali sono indirizzate le sue parole. Il presidente del Palermo non va mai per il sottile, e anche stavolta non si è smentito, con una bomba di Calciomercato: “Dybala via a gennaio, andrà in Spagna”. E perché? Semplice, “la Juventus vuole incassare cento, centoventi milioni”.

Certo è che il talento argentino, a prescindere da cosa deciderà per il proprio futuro, centoventi milioni li vale, eccome.

Non saranno certo le due panchine di inizio stagione a togliere alla “Joya” quello che si è guadagnato sul campo in questi tre anni alla Juventus, a suon di giocate da vero fuoriclasse e goal da capogiro. Ma, se da una parte il suo valore di mercato è indiscutibile, dall'altra non possiamo non chiederci se il numero 10 della Juventus non abbia effettivamente voglia di cambiare aria.

Le parole di Zamparini

Analizziamo bene la questione. Innanzitutto il discorso completo di Zamparini è questo: “Dybala? Ogni volta che resta fuori piango. Quando rimane in panchina è per il fenomeno Allegri, e poi ancora:Dybala andrà in Spagna perché la Juventus vuole incassare cento, centoventi milioni. A gennaio penso che andrà via.

Alla Juve è difficile far giocare tutti: sicuramente è dura non veder giocare un fenomeno come lui”. Ed è qui che sta il nocciolo del discorso, le panchine di Dybala.

Come detto da Zamparini è difficile far giocare tutti, soprattutto se l’anno prima hai Higuain, Mandzukic e Dybala titolari inamovibili, con Douglas Costa e Bernardeschi che si stanno ancora ambientando, senza dimenticare Cuadrado, e l’anno dopo prendi Cristiano Ronaldo e hai in squadra un guerriero come Mandzukic, che per caratteristiche fisiche e tecniche è molto simile a Benzema, con il quale Ronaldo negli anni al Real Madrid ha acquisito un’intesa perfetta. E nel frattempo se Bernardeschi e Douglas Costa hanno assunto un’importanza tale da dividersi il compito, uno alla volta, di trascinare la squadra nelle partite tatticamente più intricate.

Il tutto, condito dall’appoggio essenziale di Cuadrado.

Il futuro di Dybala

La prima questione è quindi legata all’affinità di Ronaldo con Mandzukic. La seconda, a detta dal patron del Palermo, è legata alle scelte di Allegri. E qui la domanda sorge spontanea: Dybala sta in panchina per l’abbondanza di fuoriclasse in attacco e per questioni di intesa, o perché l’argentino non rientra più nei piani di Allegri?

Certo è che il presidente Agnelli e il duo Marotta-Paratici hanno voluto costruire una squadra ampiamente competitiva in tutti i reparti, partendo dai titolari e arrivando fino all’intera panchina che probabilmente in questo momento non può vantare nessun altro club al mondo. Senza alcun dubbio la società juventina ha agito in questo modo per i molteplici impegni ai quali la squadra dovrà far fronte nell’arco dell’intera stagione, ed è certo che tutti i giocatori saranno impiegati in ogni competizione, con l’obiettivo principale di alzare finalmente al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

Questo fa sì che molto difficilmente la Juventus, nonostante la possibile volontà di Dybala di cambiare aria, possa cederlo a gennaio anche ad una cifra di centoventi milioni o più, poiché è una pedina troppo fondamentale per la squadra di Allegri per arrivare in fondo a tutte le competizioni.

Sta a Dybala, da una parte, capire se riuscirà a far fronte alla grande competitività che c’è all’interno della squadra, e, dall’altra parte, ad Allegri comprendere come inserire al meglio la Joya, cercando di fargli trovare l’intesa perfetta con Ronaldo.