Il dibattito su Icardi non stenta a placarsi seppure il centravanti nerazzurro è tornato in gruppo appianando, almeno apparentemente, le conflittualità coi colleghi croati, con la dirigenza e con Mister Spalletti. Quasi due mesi fuori dai campi da gioco non sono roba da poco se a questo aggiungiamo il reale 'perché' di questo stop forzato ecco che la polemica insorge ancora prepotentemente.

Il ginocchio di Maurito aveva l'ok dello staff medico milanese, ed il suo continuo insistere che la motivazione dell'assenza fosse per il disturbo muscolare ha indispettito non poco tifosi e dirigenza. Le motivazioni più logiche sembravano e sembrano essere due: il mancato rinnovo con ritocco dell'ingaggio promesso dalla dirigenza ai tempi del fair-play finanziario e le dichiarazioni al vetriolo della moglie-procuratrice Wanda Nara. Ai microfoni di Tiki Taka infatti dichiarò esplicitamente che a Maurito mancassero i goal a causa di una squadra che gli forniva pochi assist, scatenando, com'era prevedibile, grandi malumori all'interno dello spogliatoio nerazzurro.

Mughini al vetriolo su Wanda Nara

Durante la trasmissione 'Live - Non è la D'Urso' il giornalista sportivo Giampiero Mughini ha detto la sua sull'annosa vicenda Icardi. L'opinionista catanese, sollecitato dalla conduttrice, ha commentato il rapporto tra l'ex capitano dell'Inter e sua moglie Wanda con le conseguenze che questo terremoto mediatico ha avuto sul club di Milano e i suoi addetti ai lavori. Mughini ha dichiarato che i rapporti in famiglia spesso possono risultare difficil,i figurarsi quando la moglie è anche una procuratrice di calcio e dovrebbe curare gli interessi del marito. Il giornalista ha poi aggiunto che se il dittatore Adolf Hitler si trovasse di fronte Wanda Nara durante la notte se la farebbe sotto dalla paura.

Una battuta al vetriolo che Mughini ha espresso più liberamente dalla D'Urso non trovandosi di fronte alla Nara, come sarebbe successo a Tiki Taka. L'opinionista ha voluto così sottolineare la risolutezza della donna rimarcando come pur curando gli interessi di un appetibile calciatore come Icardi è riuscita, per fortuna o per bravura, a trovare un accordo con la società milanese e far reintegrare Maurito in gruppo, senza l'agognata fascia da capitano è vero ma con una pace ritrovata tra società e spogliatoio che, probabilmente, vale molto di più di un pezzo di stoffa.