L'Italia di Roberto Mancini gioca le ultime due partite di qualificazione, rispettivamente venerdì 15 novembre in Bosnia e lunedì 18 novembre a Palermo contro l'Armenia. Le due partite sono importanti per migliorare il ranking FIFA e per provare nuovi elementi e rodare gli schemi. L'Italia per il resto è già qualificata al primo posto: ricordiamo che è stata già inserita nelle squadre di prima fascia e sarà testa di serie nei sorteggi per i prossimi europei del 2020.
Il girone di qualificazione non è stato troppo impegnativo per l'Italia, che si appresta a giocare in trasferta la Bosnia di Pjanic e compagni che hanno l'obbligo di vincere (e di sperare in "miracoli" sugli altri campi) per poter arrivare a una qualificazione che oggi sembra compromessa.
La classifica del girone infatti ad oggi recita: Italia 24 punti; Finlandia 15 punti; Armenia 10 punti; Bosnia 10 punti; Grecia 10 punti; Liechtenstein 2 punti.
I meriti di Mancini
L'Italia è riuscita a qualificarsi con abbondante anticipo nel suo girone, staccando la qualificazione per gli europei, recuperando un po' di convinzione in sé stessi e immagine a livello mondiale, dopo la pessima figura fatta nelle qualificazioni mondiali di due anni fa.
Quando Roberto Mancini è stato nominato dalla federazione, nessuno aveva la certezza che sarebbe riuscito a sollevare così presto le sorti della nostra nazionale. Il commissario tecnico invece ci è riuscito, con una gestione in controtendenza con il calcio italiano: ha dato subito fiducia ai giovani. La convocazione immediata di Zaniolo ne è stata la prova. Oggi Mancini si trova in mano un bel gruppo, pur non avendo nessun "fenomeno assoluto" ha una rosa dalle grosse prospettive, spendibile nell'arco di due lustri.
Come potrebbe giocare l'Italia in Bosnia
L'Italia non dovrebbe sperimentare troppo contro una squadra che darà il massimo, e gli azzurri vorranno evitare di fare brutte figure nelle ultime due partite.
Venerdì in Bosnia, Mancini dovrebbe schierare la formazione tipo, con l'aggiunta di un paio di elementi particolarmente in condizione. Mentre con l'Armenia lunedì ci sarà il maggior turnover, con il quale provare qualche nuovo elemento o delle soluzioni alternative a quelle già visionate.
Per la sfida del "Bilino Polje Stadium" di Zenica in programma venerdì 15 novembre alle 20:45, l'Italia dovrebbe giocare con il solito 4-3-3: Donnarumma tra i pali; in difesa Izzo, Bonucci, Romagnoli ed Emerson. Non è escluso l'impiego di Acerbi e Di Lorenzo. A centrocampo Barella, Jorginho e Bernardeschi (o Tonali, chiamato nelle scorse ore in sostituzione di Verratti infortunato). Scalpita anche Zaniolo. In attacco da destra, Chiesa, Belotti e Insigne.
Proprio nel reparto offensivo potrebbero esserci alcune sorprese: ci sono tre posti per almeno quattro candidati, potremmo vedere dal primo minuto anche Immobile al posto di Belotti.
Italia (4-3-3): G.Donnarumma; Izzo, Bonucci, Romagnoli, Emerson; Bernardeschi, Jorginho, Barella; Chiesa, Belotti (Immobile), Insigne.