Thiago Motta potrebbe avere le ore contate sulla panchina del Genoa. Infatti se l'allenatore italo-brasiliano dovesse uscire senza punti dalla difficile trasferta di Milano contro l'Inter, l'esonero sarebbe inevitabile. Ne è certo il giornalista de La Repubblica Genova, Gessi Adamoli, che descrive un'aria tesissima in casa rossoblu, con una rottura praticamente insanabile tra il tecnico Thiago Motta e la società.

Genoa, il mercato ostacolerebbe il rapporto tra Thiago e il ds Marroccu

Il primo problema, dopo i risultati deludenti, sarebbe da attribuire ad una totale divergenza sulle strategie di calciomercato. In tal senso Adamoli spiega: "Proprio per quanto riguarda il mercato di gennaio c'è uno strappo difficilmente ricucibile, uno strappo che riguarda l'allenatore e la società. Thiago Motta non ha alcun rapporto col nuovo direttore sportivo del Genoa, Marroccu, molto vicino al figlio del presidente, Matteo Preziosi e di Imborgia. Al tecnico non piacciono le iniziative di mercato che il ds sta portando avanti.

A partire da Tankovic dell'Hammarby che ha già svolto le visite mediche a Genova ma che Thiago Motta non gradisce. E nel frattempo è tornata di moda l'ipotesi Ben Arfa".

Il mercato invernale, un'occasione d'oro per il Genoa di rimediare agli errori di una campagna acquisti estiva che ha fatto sprofondare la squadra al penultimo posto in classifica della Serie A. Molti acquisti, evidentemente, sono stati errati: "Troppo acerbo Pinamonti ed estremamente fragile Favilli, che è sempre alle prese con infortuni, è chiaro che nel mercato il Genoa non può fare a meno di un nuovo attaccante che, nel girone di ritorno, possa garantire alla squadra almeno una decina di gol. Occorre un goleador di rendimento e non un giocatore giovane o ancora peggio la consueta scommessa di calciomercato.

Se non arriva un bomber serio - prosegue Gessi Adamoli - il Genoa può salutare definitivamente la Serie A, anche se a guidare la squadra ci fosse uno tra Guardiola o Mourinho".

Adamoli: 'Preziosi intervenga per salvare la squadra'

Al giornalista di Repubblica non convincono, quindi, gli altri nomi di mercato circolati in queste ore: "Rispettiamo giocatori come Krmencik, Bozenik e Buska, ma sono tutti ragazzi che hanno bisogno di tempo e di maturare. Il Genoa in questo momento può proprio permetterseli". Secondo Adamoli il Genoa ha ancora un briciolo di speranza nella rincorsa salvezza: "Il Presidente Preziosi può rimediare ad una situazione che ad ora appare compromessa strapagando dei mestieranti.

Era successo nel mercato di gennaio, nel 2013, quando il Genoa comprò Portanova con 35 anni compiuti e fu obbligato a fargli un triennale come contratto. In quella sessione arrivarono anche Mutuzalem e Manfredini verso i 34 anni. E infine ci fu il ritorno di Floro Flores".