Uno dei giocatori completamente rigenerati in questa stagione in casa Inter è Milan Skriniar. Il centrale slovacco è davvero rinato e adesso sembra essere tornato sui livelli ammirati due anni fa, quando era considerato uno dei migliori difensori del campionato italiano e non solo, tanto da arrivare a valere oltre 100 milioni di euro. Lo scorso anno il calo dovuto al cambio di modulo e al passaggio alla difesa a tre, fino a perdere il posto da titolare.

Proprio per questo la scorsa estate è stato a un passo dalla cessione, con il Tottenham fortemente interessato a lui. Le cose adesso sembrano cambiate, con Conte che avrebbe posto il veto su una sua cessione già per la prossima estate.

Il veto di Conte

Il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, sembra aver cambiato totalmente idea su Milan Skriniar. Solo questa estate l'allenatore nerazzurro lo ha prima messo ai margini dell'undici titolare, relegandolo in panchina sia in Europa League, nelle final eight, sia nelle prime partite di campionato, e poi lo ha schierato sempre quando ha potuto. Il centrale slovacco, infatti, superati i problemi con la Covid tra ottobre e novembre, adesso è diventato intoccabile per lo scacchiere tattico dei nerazzurri.

In questa stagione il classe 1995 ha collezionato sedici presenze in campionato, tornando anche al gol dopo ben due anni, realizzando due reti, contro l'Hellas Verona e contro la Roma. Prestazioni di nuovo di altissimo livello che hanno portato Conte a ritenere ora Skriniar intoccabile, per il presente e per il futuro. L'allenatore salentino, infatti, avrebbe posto un veto importante nei confronti della società in vista della prossima estate. Nella lista degli incedibili è entrato di diritto anche il centrale slovacco, che sembra aver assimilato alla perfezione i meccanismi della difesa a tre.

Il tentativo del Tottenham

Sembra passata un'eternità, ma solo qualche mese fa Milan Skriniar era stato a un passo dal trasferimento al Tottenham.

Gli inglesi erano venuti perfino in Italia per trattare di persona con l'Inter, a testimonianza del fatto di come la trattativa sembrava ben avviata. A bloccare tutto, però, sarebbe stata la differenza tra la domanda del club nerazzurro e la proposta degli Spurs. La società inglese, infatti, era pronta a mettere sul piatto una cifra intorno ai 30 milioni di euro, facendo leva sulla crisi economica che ha colpito il mondo del calcio in questi mesi. I nerazzurri, però, non hanno ceduto, sottolineando come avrebbero accettato di lasciare andare il proprio difensore solo dinanzi a una proposta da almeno 50 milioni di euro, cifra comunque di gran lunga inferiore rispetto ai 100 milioni di euro richiesti fino a un anno e mezzo fa.