La Juventus ha iniziato la stagione in maniera non ideale. Prestazioni e risultati deludenti dimostrati anche dalla classifica nel campionato italiano, -7 da Atalanta e Napoli, e dalle due sconfitte in Champions League. Rimanendo in tema Serie A i bianconeri però non sono stati fortunati con episodi arbitrali, in particolar modo nel match contro la Salernitana finito 2 a 2.
Si è discusso del gol annullato a Milik. Come hanno fatto notare le immagini non c'era il fuorigioco di Bonucci, tenuto in gioco da Candreva, oltre al fatto che il centrale sarebbe stato in fuorigioco passivo come dimostrano le immagini televisive.
Pesa maggiormente però il mancato rilevamento della posizione di Candreva tanto che anche i giornali sportivi europei hanno parlato del gol annullato a Milik come l'errore più grande da quando è stata introdotta la Var. Sorprendono però le dichiarazioni prima del presidente della Figc Gravina e poi del designatore Rocchi, che non hanno ammesso l'errore arbitrale ma hanno solo parlato di mancanza di immagini a disposizione dalla Var per valutare l'episodio.
Dell'argomento ha parlato Omar Savoldi, il giornalista sportivo in un recente articolo ha sottolineato che probabilmente sia Gravina che Rocchi non hanno ammesso errore perché avevano paura di ripetere match. C'era il rischio che la Juventus avrebbe potuto fare ricorso in caso di riconoscimento di errore oggettivo da parte dell'arbitro.
Il giornalista Savoldi ha parlato delle dichiarazioni di Gravina e Rocchi sul gol annullato a Milik
"Molti si sono domandati perché i massimi dirigenti non abbiano chiuso la questione Juventus-Salernitana con un semplice: Ci siamo sbagliati. Un po' perché non sbagliano mai, un po' perché erano impauriti: 'Se riconosciamo che c'è stato un errore oggettivo, magari fanno ricorso e ci fanno ripetere la partita'.
Queste alcune righe dell'articolo di Omar Savoldi in riferimento alle dichiarazioni di Gravina e Rocchi riguardo l'episodio del gol annullato a Milik in Juventus-Salernitana. Un errore evidente riconosciuto da tutti ma non dal presidente della Figc e dal designatore dell'Aia, secondo il giornalista sportivo il non ammetterlo da parte dei dirigenti avrebbe come motivazione il fatto che la Juventus avrebbe potuto fare ricorso.
Riconoscere l'errore avrebbe potuto significare ricorso da parte della Juventus
Gravina ha parlato di strumentalizzazione dell'episodio ma è evidente come abbia penalizzato la Juventus, che in questo momento avrebbe due punti in più in classifica in campionato considerando che il gol di Milik era arrivato a fine match.