La Juventus, dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni di annullare la penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze con rinvio alla Corte Federale d'Appello, si ritrova momentaneamente con 59 punti, al terzo posto della classifica di Serie A, in attesa di nuove decisioni da parte degli organi competenti.

Sull'argomento ha voluto parlare anche l'avvocato Mattia Grassani, che ha sottolineato l'eventualità di una sanzione da scontare nell'attuale stagione non escludendo però anche un'altra possibilità, quella che possa essere posticipata alla stagione 2023-2024 per il principio dell'afflittività.

L'avvocato Grassani parla della possibile nuova sanzione della Corte Federale d'Appello

"Dopo che il Collegio di Garanzia dello Sport ha annullato la precedente sentenza, ora sta alla Corte d'Appello Federale che dovrà richiedere una nuova sanzione. In termini di penalizzazione di punti si avrebbe l'immediata efficacia, dunque a fine stagione la Juventus probabilmente avrà un -x punti", sono state queste le dichiarazioni di Mattia Grassani a Radio Kiss Kiss.

L'avvocato ha poi aggiunto: "Se parliamo come ipotesi di un -8 punti in classifica e la squadra bianconera avesse un vantaggio superiore sulla quinta in classifica (per la Champions League) o sulla settima in classifica (per l'Europa League) non è da escludere che la penalizzazione venga decisa per la stagione 2023-2024".

Grassi ha anche ricordato: "Però ci sono anche gli altri procedimenti, come quello sugli stipendi, e quindi potrebbe esserci un'altra sanzione e quel punto l'afflittività potrebbe arrivare già questa stagione. Ma si potrebbe arrivare anche a luglio o ai principi della prossima stagione".

Grassani ha parlato anche del caso Osimhen del Napoli

Un altro argomento dell'intervista radiofonica con Mattia Grassani è stato il caso Osimhen del Napoli.

L'avvocato ha sottolineato: "Nei due gradi di giudizio attivati dalla Procura Federale, perché il club partenopeo fu deferito dinanzi alla Giustizia Sportiva per l'operazione-Osimhen nel mese di marzo, il club fu prosciolto e venne anche confermato il proscioglimento dopo l'impugnazione della Corte Federale d'Appello".

Concludendo poi: "C'è il procedimento penale parallelo e in quel giudizio ordinario il Napoli e i suoi dirigenti i fatti sono già stati valutati facendo calare il sipario. La posizione la conosco e fu molto schematica: un giocatore dal Lille al Napoli e quattro giocatori dal Napoli al Lille più un grosso passaggio di soldi non può essere una operazione fuori parametro".