La Juventus, dopo l'esito del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per il caso plusvalenze, si ritrova momentaneamente terza nella classifica di Serie A. La decisione è stata infatti quella di annullare i 15 punti di penalizzazione rinviando la sentenza alla Corte Federale d'Appello.

A parlare dell'argomento è stato nelle scorse anche il giornalista Ivan Zazzaroni, che ha sottolineato come l'impianto accusatorio della Procura Figc abbia retto sia nella forma e nella sostanza. Il direttore del Corriere dello Sport poi ha parlato della possibile decisione della Corte Federale d'Appello quando si ritroverà a riformulare la sanzione.

Il giornalista Zazzaroni ha parlato di quella che potrebbe essere la nuova penalizzazione per la Juventus

'Il Collegio di Garanzia del Coni ha confermato la colpevolezza della Juventus, stabilendo tuttavia che i 15 punti di penalizzazione sono scarsamente motivati', sono queste le dichiarazioni di Ivan Zazzaroni dopo la decisione del Coni di annullare la penalizzazione rinviandola alla Corte Federale d'Appello.

Il giornalista ha proseguito: 'L'impianto accusatorio del Procuratore Figc Chiné ha retto nella forma e nella sostanza'.

Zazzaroni ha aggiunto che la Procura Figc dovrà richiedere la nuova sanzione di natura afflittiva, spiegando: "Il rinvio alla Corte d’appello federale servirà a rideterminare la quantità di punti da togliere ai bianconeri.

Nel processo di rinvio Chiné dovrà quindi richiedere la nuova sanzione di natura afflittiva al momento del dibattito. Un esempio, se in quella data la quinta in classifica, quindi prima non qualificata dovesse essere sotto di sette punti (la consideriamo tra le prime quattro), la Juve verrebbe penalizzata di otto. Altro ricorso e altro appello".

Non ci sono ancora novità sulla manovra stipendi

Intanto la società bianconera è in attesa di capire l'esito anche del procedimento sulla cosiddetta "manovra stipendi". A riguardo lo scorso 12 aprile la procura della FIGC ha notificato alla Juventus e a otto ex dirigenti del club la "conclusione delle indagini" relative alla manovra stipendi (stagioni 2019-20 e 2020-21), ai compensi fittizi agli agenti e alle plusvalenze non ancora giudicate, partnership con altri club comprese.

Il capo di imputazione è - come per le "plusvalenze fittizie" - la violazione dell'articolo 4 che prevede l'obbligo di lealtà e correttezza sportiva. Non compare invece l’articolo 31 che disciplina accordi tra società e giocatori e che avrebbe potenzialmente comportato sanzioni ancora più pesanti.