Juventus e Roma in questa stagione condividono diverse analogie tra cui un mercato davvero oneroso che stenta a decollare, la mancanza di alternative in un reparto offensivo che potrebbe essere rimpolpato a gennaio e la scelta di puntare su giovani allenatori definiti "giochisti".
Juventus e Roma, due squadre molto distanti in classifica ma legate da tanti punti in comune
La stagione di Juventus e Roma, pur con evidenti differenze a livello di classifica, denota alcune analogie non troppo positive che legano indirettamente le due società italiane.
Il club bianconero è stato autore per mano di Giuntoli di una sessione di calciomercato spumeggiante che ha visto investimenti del calibro di Nico Gonzalez, Douglas Luiz e Teun Koopmeiners. I giallorossi non sono stati da meno, portando a termine una finestra estiva di rafforzamento condita da squilli del livello di Soulé, Dovbyk ed Enzo Léfee. Entrambe le società, pur spendendo oltre 100 milioni di euro per potenziare la propria rosa, non hanno però goduto finora di quei benefici che speravano di poter avere grazie ai nuovi arrivati.
Sempre da una scelta di mercato arriva poi la seconda analogia che lega la stagione di Juve e Roma, quella inerente gli attaccanti.
Giuntoli e Motta, pur sapendo delle difficoltà fisiche di Milik, hanno deciso la scorsa estate di non potenziare il reparto offensivo, puntando forte su Vlahovic e sulla duttilità di alcuni elementi già presenti in rosa come Kenan Yildiz. La Roma, con l'arrivo di Dovbyk ha invece pensato di potersi accontentare della presenza di Shomurodov, centravanti di scorta uzbeko che nelle scorse annate veniva spedito con cadenza annuale in prestito in squadre minori.
Scelte che sono costate care in termini di punti ad entrambe le società e che potrebbero costringerle a tornare sul mercato di gennaio per acquisire un attaccante di riserva.
Motta e De Rossi, scelte chiare di due società che avrebbero voluto vedere un calcio moderno
Un'altra scelta che ha visto le due società andare a braccetto è quella inerente la tipologia di allenatore. La Juventus, dopo il triennio basato sul pragmatismo di Massimiliano Allegri, ha deciso di puntare su un tecnico giovane, pimpante e che potesse portare il calcio moderno a Torino, vale a dire Thiago Motta. L'italo brasiliano, dopo un grandissimo inizio di stagione sta però pagando dazio rispetto ai tanti infortuni che hanno colpito la squadra ed un calendario fitto di impegni.
La Roma, che aveva affidato la propria panchina a Daniele De Rossi già lo scorso inverno dopo l'esonero di José Mourinho, ha scelto di proseguire con l'ex capitano giallorosso blindandolo in estate con un contratto triennale che avrebbe dovuto portare la compagine capitolina in un'era fatta di calcio champagne. Eppure la risposta della squadra agli input dati da DDR hanno tardato ad arrivare e sono presto costati il posto all'ex calciatore campione del mondo.