Due sacerdoti italiani, Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta, e una suora canadese, Gilberte Bussier, sono stati rapiti in Camerun nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 aprile. Secondo le prime indiscrezioni, pare che siano stati presi dagli islamisti nigeriani di Boko Haram, lo ha affermato padre Henri Djonyang, vicario della diocesi di Maroua - Mokolo. Il sacerdote ha riportato che il rapimento è avvenuto intorno alle 23:45 (00:45 italiane) nella parrocchia di Tche're: le tre persone sono state incappucciate da persone armate e portate via.

A quanto pare, alcuni testimoni hanno asserito che non ci dovrebbero essere stati dei feriti.

Entrambi i sacerdoti rapiti sono da parecchio tempo in missione in Camerun. Le suore di Maroua hanno raccontato che pochi giorni fa, altri due preti, don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, anch'essi dipendenti dalla diocesi di Vicenza, sono andati a dormire presso di loro poiché avevano ricevuto delle minacce. "Secondo quanto ci hanno riferito - riporta una suora - pare che la polizia locale nei giorni scorsi abbia trovato un'arsenale d'armi e che i ribelli abbiano detto Ve la facciamo pagare".

Proprio nella giornata di sabato era previsto un incontro fra i sacerdoti per confrontarsi sulle misure da adottare per evitare di incorrere in pericoli eccessivi, ma poi tutto è saltato proprio a causa del rapimento avvenuto nella notte.

La Farnesina si è subito messa in movimento per sbrogliare la difficile situazione, ha attivato l'Unità di Crisi ed è in contatto costante con l'ambasciata in Camerun. E' stato chiesto il massimo riserbo sulla vicenda per facilitare le operazioni di risoluzione del caso. Questo rapimento si è verificato appena tre mesi dopo la liberazione di un altro sacerdote, il francese Georges Vandenbeusch, anch'egli fatto prigioniero dagli islamisti di Boko Haram.