La sintesi del viaggio di Renzi a New York è ben chiara e così articolata: un incoraggiamento da Hillary Clinton, una conferma dell'Italia nella coalizione anti-Isis e tante strette di mani tra i potenti, lì nella grande Mela. Renzi ci tiene a sottolineare che l'Italia fa parte di un'intensa e forte coalizione che si impegna nella lotta contro l'Isis. Riconferma inoltre un serio appoggio nel rispetto di tutti i principi dell'Onu e di tutte le procedure del pagamento.

Per ora la missione di Roma non cambia anche se è stata oggetto di critiche ieri nel Palazzo di Vetro. Renzi si stava recando dalla California a New York quando è arrivata l'ufficialità degli attacchi in Siria. Il contributo della nostra nazione era stato già oggetto di discussione a Stanford ma l'obbiettivo era comunque quello di rendere l'Europa più indipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. Per quanto riguardo l'Onu invece, nell'occhio del ciclone ci sono Siria e Iraq.

Renzi al Clinton Global Initiative

Renzi ieri, intervenendo al vertice, ha annunciato che la capitale italiana non resterà fuori dal contribuire al fondo del palazzo di vetro che serve per contrastare il riscaldamento globale.

In serata Renzi ha incontrato anche Bill e Hillary Clinton alla Clinton Global Initiative. Entrambi lo appoggiano ricordandogli di essere arrivato al momento giusto in un momento in cui gli italiani sentivano il bisogno di avere una guida forte. Entrambi gli ricordano che grazie ai consensi che ha può essere in grado di fare grandi cose. Bill e Hillary hanno dimostrato una grande sensibilità per lavorare con Renzi e anche per favorire le sue riforme in Italia. Anche D'Alema era invitato alla Clinton Global Initiative. Il premier ha ricordato che recandosi in Iraq ha toccato la mano a Erbil rendendosi conto della ferocia con cui i miliziani stanno operando. Questo è uno dei motivi per cui l'Italia non si tirerà indietro di fronte alla lotta dell'Isis. Renzi ha inoltre incassato sostegni anche in Italia dal presidente della Repubblica.