Sara LH, 34enne spagnola di Siviglia, capoluogo della Comunità Autonoma dell'Andalusia nella parte sud occidentale della penisola Iberica, accusata di duplice infanticidio dopo che nel frigorifero della sua casa sono stati ritrovati i cadaveri congelati dei suoi due piccoli figli, appena nati. La pena chiesta dall'accusa: quarant'anni di carcere. Secondo le dinamiche a ritrovare i corpi dei due neonati sarebbe stato il padre, tornato da lavoro e completamente ignaro delle due gravidanze portate avanti dalla moglie, che l'aveva tenuto all'oscuro di tutto in quanto sapeva che il suo partner non voleva assolutamente aver figli.

Dopo il ritrovamento i bambini sono stati portati all'ospedale per effettuare l'autopsia, la quale ha riscontrato che entrambi i bambini erano nati vivi e successivamente uccisi eseguendo due tecniche: annegamento e asfissia. La stessa donna avrebbe smentito i risultati dell'autopsia dichiarando: "durante il parto i miei piccoli sono entrambi morti per cause naturali, li ho congelati solo perché mio marito, non volendo avere figli, si sarebbe arrabbiato con me".

Una scusa bella e buona, che sicuramente non convincerà i giudici e i pubblici ministeri, certi che la donna avrebbe premeditato tutto, entrambi gli omicidi per paura che il marito venisse a conoscenza delle gravidanze e dei successivi parti.

Ora come di consueto si procederà con i vari interrogatori per portare a galla tutta la verità e capire il perchè di questo atroce gesto compiuto dalla "mamma-killer" così denominata da molti concittadini e dai media. E si accerterà se la donna soffrisse di qualche disturbo o di depressione. La cosa inaspettata, dopo l'arresto è stato riscontrato che la donna era incinta di una bambina, quindi del suo terzo figlio.

Che questo arresto abbia evitato cosi una futura tragedia? La bambina ora si trova affidata al proprio padre, ancora sotto shock, mentre a decidere il destino di Sara è stata nominata una giuria composta da 9 persone, cinque uomini e quattro donne.