È solo di ieri la notizia che il piccolo Loris sarebbe stato strangolato con una fascetta da elettricista. Stamattina è emersa un'altra inquietante verità, che mette ancora ombre sulla figura della madre Veronica. La maestra del ragazzino ha rivelato agli investigatori che il giorno dopo il ritrovamento del corpo del bambino, la mamma, le aveva consegnato un pacco di fascette, che sarebbero servite per la lezione di scienze.
La donna avrebbe dichiarato: "Ve le restituisco, sono quelle che servivano per la lezione di scienze", ma la verità più inquietante è che i bambini non le avevano mai utilizzate, ne per la lezione di scienze, ne per altre materie. La maestra in un primo momento rimase perplessa, poiché non ricordava di aver fatto utilizzare ai bambini quelle fascette, però le accettò ugualmente, visto il momento di forte dolore. I sospetti sulla mamma di Loris aumentano sempre di più, ma al momento non è indagata, altre dichiarazioni discordanti risalgono al primo interrogatorio, quando Veronica ha dichiarato di aver lasciato il bambino a 500 metri dalla scuola a causa del traffico; in un'altra occasione invece ha asserito di averlo fatto scendere a pochi metri dalla struttura scolastica.
Un altro fatto strano, è che la stessa madre al momento della scomparsa, non si è rivolta direttamente alle maestre per chiedere informazioni, ma lo ha chiesto ai vigili urbani, che ovviamente non potevano sapere se il bambino era andato a scuola oppure no. In ogni caso il mistero delle fascette è strettamente legato al risultato dell'autopsia, il quale ha rivelato che il bimbo è morto per strangolamento di fascetta. Ora questo nuovo indizio è da verificare per constatare se le tracce ritrovate sul collo di Loris sono compatibili con le fascette consegnate alla maestra. Gli inquirenti non sembrano credere ad alcuna dichiarazione della mamma, la quale è andata in contraddizione moltissime volte, e poi ci sono le risultanze relative ai filmati delle telecamere, in cui il bambino non compare assolutamente.