La protesta dei Forconi è ripartita oggi, dopo 365 giorni di stop e di silenzio, quasi avessero pianificato la seconda tornata di presidi che si prospetta in Italia per i prossimi giorni. La protesta è iniziata nella giornata odierna e si protrarrà fino al 9 di dicembre. L'obiettivo è quello di essere ascoltati dal Governo centrale con la richiesta di maggiore tutela per la Costituzione.
Una protesta non violenta
La marcia dei Forconi sul Paese stavolta punta ad ottenere un risultato a differenza dello scorso anno i cui presidi, che bloccarono l'Italia per molti giorni, si conclusero con un nulla di fatto.
Si legge sui volantini distribuiti che un punto importante è la difesa della Costituzione, per un Paese libero e sovrano. Uno dei promotori della protesta Danilo Calvani assicura che si tratta di una protesta pacifica e che si farà il possibile per impedire la partecipazione ai cortei a chi ha intenzioni violente.
La protesta è partita da piazza del Popolo a Roma
I Forconi danno al Governo quattro giorni di tempo per avere risposte. Come lo scorso anno i presidi si verificheranno nelle principali città del Paese per poi estendersi alla quasi totalità del territorio nazionale. Sembra che per quest'anno l'organizzazione dei presidi sia stata studiata nei minimi dettagli e che l'intenzione del movimento di Forconi sia quella di bloccare il Paese come avvenne un anno fa.
Oggi invece sarebbero state realizzate delle cartine in cui sono descritti e segnati i vari presidi da effettuare. Sarebbe quindi l'organizzazione l'arma in più che quest'anno riuscirebbe a rendere efficace la protesta. Tra le città più calde rientra certamente Roma, la protesta parte oggi da piazza del Popolo, ma anche in Veneto si prospetta una situazioni delicata e difficile da gestire date le arie secessionistiche che spirano nella Regione da qualche tempo. A Torino, da quanto emerge dalle prime notizie della giornata, la situazione sarebbe tranquilla. Soltanto in pochi manifestanti si sarebbero presentati nelle piazze torinesi.