Si infittisce il mistero legato alla scomparsa di Guerrina Piscaglia in quanto l'uomo sospettato di avere un ruolo in tale vicenda e cioè padre Graziano non parla o meglio non risponde alle domande degli investigatori, avvalendosi peraltro di una possibilità che l'ordinamento gli riconosce. Il prete deve rispondere alla Procura di Arezzo. Pur non replicando alle domande, Graziano ha voluto precisare di essere molto preoccupato per la sorte di Guerrina.
La notizia importante è che se padre Graziano non verrà rinviato a giudizio potrà lasciare il paese e, a quanto pare, la Curia intende mandarlo in terra francese con un nuovo incarico.
Al momento nulla si sa della sorte della Piscaglia ed è chiaro che più il tempo passa più diminuiscono le possibilità di trovarla viva, come purtroppo insegnano casi del passato relativamente a persone scomparse. E' stato così anche nel caso di Elena Ceste di Costigliole d'Asti e si teme che sia così anche per Roberta Ragusa.
Il caso di Andrea Loris Stival
Nei giorni scorsi ha parlato la madre di Veronica Panarello, che si trova nel carcere di Agrigento con l'accusa, davvero infamante, di avere ucciso il figlioletto di soli 8 anni e di averne occultato il corpo.
La madre si chiama Carmela Anguzza e non risparmia strali all'indirizzo degli Stival che a suo dire volevano che la figlia scegliesse la strada dell'interruzione di gravidanza quando aspettava Loris. Ricorderete che il cadavere del bimbo, che forse non era ancora morto al momento dell'abbandono, fu ritrovato poche ore dopo la denuncia della sua scomparsa da un uomo che si era messo volontariamente alla ricerca del piccolo.
Il corpo di Loris, solo 8 anni, fu gettato a qualcuno da un'altezza di circa 2 metri nella zona del mulino, dove Veronica andava a prendere l'acqua da bambina in compagnia della sorella. Inizialmente si sospettò proprio del pensionato, tale Orazio Fidone, che peraltro conosceva abbastanza bene la famiglia Stival/Panarello, al punto che la sua auto fu sequestrata. L'uomo al momento risulta comunque estraneo ai fatti, fino a prova contraria. Le indagini per dare un nome all'autore dell'infanticidio continuano e nelle prossime settimane ne sapremo di più.