Non tutti quelli che seguono il caso Loris Stival sono troppo convinti della colpevolezza di sua madre, la 26enne Veronica Panarello. La donna si trova ristretta nel carcere di Agrigento, dopo essere stata in quello di Catania. Ha ricevuto la visita del padre e del marito. Il primo la difende e ha perfino organizzato una colletta allo scopo di fare fronte alle spese legali.
Il secondo è molto critico e sospetta fortemente di Veronica, che tuttavia continua a gridare la sua innocenza.
Il mistero dell'uomo col sacchetto
Al 20 gennaio 2015 dobbiamo però darvi conto di una importante novità in quanto dalle immagini di una telecamera, che riprese la macchina della donna in direzione Mulino, risulta che un uomo ha gettato un sacco d'immondizia da un'auto di colore rosso. L'ipotesi che Veronica abbia avuto un complice si fa sempre più concreta e in effetti fin dall'inizio ci si chiedeva come avesse fatto a fare tutto da sola. Indagini in corso su due uomini (inizialmente si era parlato di tre individui).
Lo zainetto scolastico del bambino non è mai stato trovato.
Stranamente la donna negò di conoscere l'area dove è stato rinvenuto il corpo del bimbo, ma sua sorella dice che in quella zona andavano a fare provvista d'acqua fin da piccole. Veronica, inoltre, continua a dire che quel giorno (era il 29 novembre 2014) portò il figlio a scuola in auto, ma le 40 telecamere presenti nel Comune di Santa Croce Camerina (Ragusa) raccontano un'altra verità.
Cambia intanto la versione della madre della Panarello circa i presunti suicidi. Ora la donna afferma piccata che la figlia non cercò di togliersi la vita e lo dice nel corso di un popolare programma tv in passato al centro di polemiche perché accusato di "speculare", giornalisticamente parlando, su vicende di persone scomparse e in particolare su quella della 37enne di Costigliole d'Asti Elena Ceste.
La madre ha ricordato che a Veronica non piaceva frequentare la scuola. La donna ha ricordato che il giorno della improvvisa scomparsa del bambino gli investigatori hanno perquisito la sua abitazione cercando tracce del passaggio di Loris, ma si tratta di un atto dovuto.