Un docente di una scuola romana si farà ibernare alla morte per rimanere immortale: è questo il curioso caso di Giovanni Ranzo, cinquantacinquenne, insegnante di Liceo a Roma, che ama troppo la vita per lasciarla. Nelle pagine del settimanale "Gente" della prossima settimana, il docente svela le sue angosce e le sue speranze di vita eterna.

Giovanni Ranzo ha deciso che alla sua morte si farà ibernare per andare incontro ad una pausa e non alla fine totale.

L'idea di dover lasciare la vita lo angoscia troppo. Per questo ha incaricato una società americana, specializzata in congelamenti, di procedere a quella che viene definita "la sospensione cronaca": il suo corpo sarà conservato a 196 gradi sotto zero presso il Cryonics Institute, il centro di Detroit scelto da Ranzo, anche perché offre il servizio al prezzo più basso. Gli altri due centri mondiali, l'Alcor, pure questo americano, e il Krio Rus, in Russia, gli hanno chiesto tra i 70 mila e i 132 mila euro il primo, e 26 mila il secondo. Il Cryonics Institute è più a buon mercato: bastano 25 mila euro, coperti da un'assicurazione da sottoscrivere e che, prima della firma, Ranzo ha fatto leggere ad un avvocato per essere certo di non trovarsi di fronte ad una truffa.

Il fenomeno dell'ibernazione è raro, ma non unico: ben 2.197 persone, provenienti da ogni parte del mondo, sono in lista d'attesa presso lo stesso istituto scelto da Ranzo e dieci sono italiani.

La speranza del docente romano è quella di tornare in vita, grazie ai progressi della Scienza, in un futuro da definire, con il suo corpo intatto: il primo che si fece ibernare fu James Bedford, un professore dell'Università della California, morto a 73 anni il 12 gennaio 1967. Il suo corpo è conservato in condizioni perfette nell'altro istituto, l'Alcor.

L'unico inghippo burocratico italiano è rappresentato dalle 24 ore di osservazioni imposte dal regolamento della polizia mortuaria alla morte di una persona: il congelamento deve avvenire quasi immediatamente e il corpo di Ranzo, alla sua morte, dovrà affrontare il lungo viaggio per gli Stati Uniti. Per questo, il docente ha speso altri 9 mila euro per un aereo privato che lo porterà a Detroit nel più breve tempo possibile.