Mentre proseguono le indagini relative alla tragica morte della 37enne di Costigliole d'Asti Elena Ceste i PM restano convinti della colpevolezza del marito Michele, vigile del fuoco di 44 anni attualmente detenuto con l'accusa di avere commesso tale delitto.
I legali dell'uomo di fronte a una scelta difficile
Dopo una complessiva valutazione della situazione, gli avvocati di Buoninconti stanno pensando di proporre istanza per una perizia psichiatrica da effettuare sull'uomo. L'ipotesi su cui lavorare è la seguente: tra i coniugi i rapporti erano ormai molto tesi. Le cose non andavano bene e Elena sentiva il bisogno di guardarsi intorno, di trovare nuovi amici con cui dialogare, forse solo per avere un po' di distrazione o forse per cercare la giusta attenzione visti i rapporti difficili col marito. Scoperta la passione della moglie per i social network l'uomo sarebbe diventato ancor più geloso e possessivo, fino a creare un forte stress in lei.
Buoninconti le proibiva perfino di andare dal parrucchiere e provvedeva lui stesso a tagliarle i capelli, forse temendo che sfuggisse al suo morboso e costante controllo. Un controllo che aveva verosimilmente esasperato Elena Ceste, alla quale la ristretta realtà di Costigliole andava