Non si tratterebbe di suicidio: questo è quello che emerge dalla perizia di parte della famiglia Biondo e che riporta il settimanale Giallo. La famiglia di Biondo, il cameraman trovato morto il 30 maggio 2013 nel suo appartamento di Madrid, non ha mai creduto alla tesi della procura della città; le toghe spagnole infatti avevano velocemente archiviato il caso del giovane siciliano parlando di un tentativo di suicidio andato a buon fine. 

Il caso è stato seguito per molto tempo dalla trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto che ha portato alla luce i lati più oscuri di questa triste vicenda e, proprio per poterli confutare i genitori di Mario hanno incaricato un perito di parte al fine di chiarire gli aspetti controversi di questa drammatica vicenda.

Oggi il settimanale Giallo riporta la notizia secondo la quale dalla perizia emergerebbero dei particolari che fanno pensare a tutto tranne che un volontario suicidio: il medico legale di parte infatti sembra sostenere la tesi di un omicidio volontario premeditato e un suicidio messo in scena a regola d'arte.

Il ragazzo infatti non aveva alcun motivo per togliersi la vita: cameraman di successo in programmi e reality noti al grande pubblico, una moglie bellissima e molto famosa ai media e alla televisione spagnola, una famiglia stupenda che lo supportava dalla loro Palermo. Cosa è successo quella notte nel suo appartamento di Madrid?

Che peso dare alle illazioni di chi negli ultimi mesi, più o meno a vario titolo, ha detto che il ragazzo faceva abitualmente uso di cocaina e alcolici?

Le indagini sono poi passate alla procura di Palermo ma ancora non sono chiare molte circostanze, e anche la posizione della moglie di Mario non è priva di contraddizioni.

Quella notte non era in casa, dopo pochi giorni dal triste accaduto se ne è andata in vacanza con gli amici e, per giunta, ha interrotto burrascosamente i rapporti con i genitori di suo marito. Santina e Pippo Biondo non si arrendono e vogliono giustizia per Mario che, fino a quel giorno, non aveva mai dato cenno di depressione o instabilità. Come mai ad oggi non è possibile avere i tabulati telefonici di Mario?

Perché non poter esaminare le foto del ritrovamento del corpo del ragazzo? E ancora, cosa potrebbe aver scoperto Mario a tal punto da essere così scomodo per qualcuno?

Il settimanale Giallo riporta la tesi del perito di parte della famiglia siciliana che, guardando le foto dell'autopsia condotta dalla procura di Palermo, sostiene che Mario sia stato strangolato e che l'aggressione sia avvenuta proprio su quel divano dove poco dopo è stato messo in scena il finto suicidio. Troppi aspetti tuttavia non collimano e non conducono ancora oggi alla soluzione del caso ma c'è ancora chi, come la scorsa fiaccolata a Palermo, vuole dare voce a Mario e a tutta la sua famiglia.