Sembra una storia inventata ma come si apprende dai quotidiani dell'Emilia Romagna la lunga mano del fisco avrebbe colpito anche un lavoro non regolamentato ma legale qui in Italia, come la prostituzione. Infatti a 5 lucciole del riminese a cui prima la Guardia di Finanza e poi l'Agenzia delle Entrate avrebbero contestato soldi in banca senza che ne venisse data giustificazione (ad una delle ragazze avrebbero trovato 27.000).
Anzi, la giustificazione "faccio la prostituta" data da alcune di queste ragazze gli ispettori dell'Agenzia avrebbero risposto che non bastava.
Ma dal momento che la Legge è uguale per tutti ed essendo stati frutto di un lavoro, su quei soldi si dovrebbero pagare le tasse. Quindi su quei soldi frutto dell'attività, la prostituta dovrebbe pagare l'IVA, l'Irpef ed i contributi Inps. Inoltre ci sono una serie di violazioni come la mancata denuncia dei redditi ecc. Fatto sta che che essendo legale la prostituzione per l'Agenzia delle Entrate le tasse vanno pagate.
E così d'ufficio, l'Agenzia avrebbe aperto la Partita IVA alle ragazze e dal momento che l'attività non è contemplata le hanno messe sotto il codice 96.09.09, ossia altri servizi alla persona.
La storia ha dell'assurdo, non si capisce come si fa a tassare qualcosa che non è previsto per legge ma fatto sta che la notizia sta facendo piuttosto scalpore. Le ragazze hanno già preannunciato che faranno ricorso alla commissione tributaria provinciale perché non sono d'accordo con questa autentica anomalia italiana.
Però il fisco continua ad indagare perché con la possibilità di accedere ai conti correnti e titoli presenti negli istituti di credito di tutti le persone è facile che escano fuori casi simili in tutta Italia. Infatti le prime lucciole colpite dalla verifica fiscale hanno già ricevuto l'accertamento con tanto di contestazione. Ma allora tanto vale mettere le prostitute in regola a 360 gradi, dandogli anche diritti come tutte le lavoratrici come la pensione, le cure mediche ecc. Lo fanno già in tanti altri paese europei come Olanda, Germania e così via. Sentiremo ancora parlare di questa vicenda che di fatto a creato un precedente.