Pochi giorni fa (il 2 ed il 3 Maggio scorso) si è svolto a Carano di Sessa Aurunca (in provincia di Caserta), un importante evento che ha visto come protagoniste le volontarie dell'associazione AVO, un'importante e stimata fondazione, che si adopera per umanizzare e rendere più confortevoli e dignitose le condizioni dei degenti ospedalieri. I membri dei territori del territorio aurunco si sono radunati con il proprio gazebo presso la piccola frazione del comune di Sessa Aurunca (città d'arte e cultura), per scopi puramente filantropi, recando un insegnamento bellissimo e sempre valido: "Fare del bene gratuitamente è possibile".

Per la prima volta l'associazione AVO si è palesata tra la gente di Carano, per far conoscere la sua storia ed i suoi obiettivi, un evento che è coinciso con la festa religiosa locale dedicata alla Madonna Santissima della Libera. Rosaria Forte, una volontaria della fondazione, così ha dichiarato con entusiasmo e generosità su Facebook: "Spero che questo nostro operare sia di buon esempio, per coloro che hanno voglia di fare, di dare, ma non sanno da dove iniziare. Noi dell'associazione vogliamo testimoniare che ognuno può fare, nel suo piccolo, del bene ogni giorno". Una fondazione questa, molto apprezzata anche dall'Ospedale Civile San Rocco di Sessa Aurunca, ove il 9 Aprile scorso c'è stata la cerimonia della consegna dei camici alle nuove componenti dell'associazione.

Che cos'è l'AVO?

Dal sito di Ospedalivarese si apprende che l'AVO nacque da un'idea del professor Emilio Longhini, che, dopo una lunga esperienza in quanto medico, notò che con il progredire della scienza medica (nonostante gli opportuni vantaggi derivanti) scadevano inesorabilmente la compassione ed il calore verso il malato in quanto essere umano.

Il buon cuore del professor Longhini ebbe l'idea di creare un ente, i cui componenti, gratuitamente ed all'insegna del puro spirito cristiano, collaborassero con i medici e gli infermieri delle varie strutture ospedaliere, affinchè i degenti potessero trovarsi a proprio agio, in un ambiente familiare e pieno d'amore. Un realtà questa, oramai operante in tutta la penisola italiana.