La figura del vigile del fuoco Michele Buoninconti non finisce di stupire. L'uomo, marito di Elena Ceste, è detenuto in carcere in attesa del processo, che per decisione del giudice competente sarà celebrato con rito immediato. Il suo comportamento è risultato assai "particolare" fin dall'inizio delle indagini. La scomparsa di Elena Ceste risale all'ormai lontano 24 gennaio 2014.

Il suo cadavere fu abilmente nascosto in un canale a meno di un chilometro dall'abitazione di famiglia. Buoninconti deve rispondere anche dell'accusa di "occultamento di cadavere".

Perché non aveva gli occhiali con sé?

Gli inquirenti fin dall'inizio avevano trovato molto strano il racconto del marito della Ceste, che affermava che la moglie, come se nulla fosse, era uscita di casa in un freddo mattino senza i vestiti e senza gli occhiali, come se fosse completamente impazzita, per dirigersi chissà dove e con quali intenzioni misteriose. Degli occhiali da vista poi aveva particolarmente bisogno, dato che era miope.

Resta però l'ipotesi che potesse avere messo un paio di lenti a contatto. Successivamente Buoninconti puntò l'indice contro le frequentazioni della moglie e più in particolare contro uomini da lei contattati tramite la messaggistica dei social network.



Secondo quanto riferisce la stampa specializzata (precisamente "Giallo") ora Buoninconti insinua che a uccidere Elena Ceste potrebbe essere stata una donna e precisamente la moglie di un suo amante (ma perché uscire nuda da casa?).

Amicizie virtuali o qualcosa di più per Elena Ceste?

Secondo quanto dice Buoninconti Elena Ceste era molto attenta a non lasciare tracce dei suoi contatti virtuali e cancellava prontamente le singole comunicazioni proprio allo scopo di non essere scoperta dal marito. L'uomo dice che sua moglie era gelosa ma a dire il vero tutti dicono che ad essere geloso era invece lui, che ne controllava sistematicamente ogni suo movimento, fino ad arrivare a impedirle di andare dal parrucchiere. La cosa che comunque non torna, in tutta questa storia, è proprio il fatto che una donna che un mattino non accompagna i suoi figli a scuola perché ufficialmente indisposta possa decidere di andare fuori da casa nuda al freddo. E' più verosimile pensare che i vestiti le siano stati tolti successivamente, proprio per non lasciare tracce compromettenti. Il processo servirà a chiarire tutti questi aspetti.