Heysel 30 anni dopo: chi come me all'epoca non aveva neanche 10 anni, forse ricorda solo un grande sgomento, qualcuna delle immagini viste al telegiornale, il compagno di classe juventino che arrivava in classe a dire "sai cosa è successo alla finale della coppa campioni della Juve all'Heysel?", e quella pesantezza d'animo tipica di quando sei bambino e percepisci una grande tragedia senza capirla fino in fondo.
Heysel 1985 - 2015: adesso, in questo terribile anniversario, dopo 30 anni la verità torna a galla dalla bocca di chi l'ha vissuta: dai calciatori scesi in campo nonostante tutto e tenuti parzialmente all'oscuro di ciò che era successo, dalla voce dei
superstiti che fortunatamente sono riusciti a salvarsi.
29 maggio 1985 giorno della strage dell'Heysel
Il
bilancio degli avvenimenti accaduti prima della finale di Coppa dei Campioni (oggi chiamata
Champions League) fra
Juventus e Liverpool fu di 600
feriti e 39
morti, dei quali ben 32
italiani. Fra i
superstiti della tragedia dell'Heysel anche Gaetano Conte, tifoso juventino che si trovava allo stadio e che addirittura fu inquadrato a lungo da una telecamera mentre si svolgevano i fatti e lui era bloccato sotto le macerie. Il Fattoquotidiano.it racconta la notizia riportata sulla Gazzettadelmezzogiorno.it: Conte racconta con tristezza quei momenti nei quali
chiedeva aiuto a quell'uomo con la videocamera con scritto 'Italia' - addirittura con le riprese il cameraman vinse un premio - , e i giorni successivi nei quali
pianse in continuazione: aveva visto anche bambini, una
bimba addirittura
morta con la gola tagliata. Da 30 anni non va allo stadio Gaetano Conte, limitandosi a guardare le partite alla televisione: voleva una sorta di 'riscatto dal terrore' andando allo
stadio per la finale Juventus-Barcellona. Chiede alla figlia di mandare una mail domandando alla Juve che gli regali due biglietti, ma la società bianconera risponde con un bel 2 di picche: "biglietti nominativi, se vuole può andare a vedere la partita contro il Napoli".
#seAndiamoInFinale: Juve regala biglietti a tifoso, li nega a superstite Heysel
Biglietti negati al superstite dell'Heysel dunque, che però la
Juventus ha deciso di regalare a un tifoso che con un tweet ha partecipato all'iniziativa #seAndiamoInFinale twittando "vado allo stadio
a piedi". Beh, encomiabile il tifoso in questione che lo farà davvero, visto che la dirigenza bianconera gli ha effettivamente regalato i biglietti. Ma è questo quello che bisognerebbe chiedersi: la fede per la squadra del cuore è unilaterale e solo da parte dei tifosi? Tifosi fino alla
morte...che possibilmente
non avvenga in uno stadio?