'Niente è più come prima ma sono qui per difendere mio marito e il padre dei miei figli': questo l'incipit delle dichiarazioni rilasciate dalla moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi, invitata a parlare in diretta tv durante la trasmissione 'Segreti e delitti' in onda su Canale 5. Le ultime news sulla morte di Yara Gambirasio aggiornate ad oggi 15-06 si rifanno dunque al racconto della donna ma non possono non tornare a concentrarsi anche sulle due lettere anonime emerse la scorsa settimana che se confermate scagionerebbero Bossetti dall'accusa di omicidio.

Da quando sono state diffuse la Procura di Bergamo non ha lasciato trasparire neanche una dichiarazione, nulla che possa far pensare ad una posizione processuale differente per il presunto killer Bossetti. L'uomo andrà a processo il prossimo 3 luglio con l'accusa di omicidio volontario (con l'aggravante della crudeltà) e occultamento di cadavere.

Novità e ultime news Yara Gambirasio oggi 15 giugno: parla la moglie di Massimo Bossetti, niente rito abbreviato

'I momenti più difficili sono stati i primi mesi dopo il suo arresto, quando c'era un'attenzione mediatica quotidiana. Non faccio più le cose che facevo prima, non vado più in mezzo alla gente, vado a fare la spesa ma le attività dei bambini le evito': a parlare è la moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi, che in una lunga intervista ha raccontato come sia cambiata la sua vita e quella dei figli dopo la vicenda mediatica che ne ha travolto le esistenze. 'Quando gli ho chiesto di dirmi la verità durante i nostri incontri in carcere, non è che dubitavo di lui, gli ho fatto le stesse domande che gli inquirenti avevano fatto a me dicendomi che erano sicuri che fosse lui l'assassino di Yara' ha proseguito la Comi, certa dell'innocenza del marito. Le ultime news sulla morte di Yara Gambirasio relative ad oggi 15 giugno si concentrano dunque sul racconto della donna, che è parsa anche stizzita nei confronti di alcuni atteggiamenti assunti dagli inquirenti. La Comi ha infatti sottolineato di aver firmato un documento in cui dichiarava di assistere ad ogni momento delle perquisizioni eseguite in casa, aggiungendo però che c'erano dieci persone e che quindi non poteva controllarle tutte: 'Ci hanno anche sequestrato alcuni album di famiglia […] e fatto cadere oggetti di vetro […] Mi prendevano in giro e sono arrivati a dire che allora mi avrebbero sequestrato tutta la casa'. E mentre cresce l'attesa per sapere se le due lettere anonime spedite alla redazione del settimanale Oggi possano essere ritenute attendibili o meno - le missive scagionerebbero Bossetti perché parlano del muratore di Mapello come di un atterrito testimone del delitto e non come esecutore materiale dell'assassinio - si avvicina a grandi falcate la data della prima udienza del processo. Massimo Bossetti siederà al banco degli imputati il prossimo 3 luglio: è ormai ufficiale la rinuncia da parte dell'uomo e dei suoi legali al rito abbreviato che avrebbe significato un ammissione di colpevolezza controbilanciata da un sensibile sconto di pena.