Ad Acri (Cosenza) un uomo di 58 anni è stato condannato per il reato di stalking a tre anni di reclusione. L'uomo tormentava la sua ex amante, con comportamenti vessatori di ogni tipo, tanto da arrivare a diffondere in rete un video che aveva girato a sua insaputa, che conteneva un rapporto intimo tra i due, la condanna è arrivata dopo che la donna costituitesi parte civile, lo ha denunciato.
Tutto è incominciato intorno a 5 anni fa, i due si conobbero e cominciarono a frequentarsi, per i loro incontri sceglievano spesso alberghi. In seguito l'uomo cominciò ad essere particolarmente nervoso e ad esternare possessività verso la donna, la voleva tutta per se. In un hotel di Corigliano dove i due si erano dati appuntamento, l'uomo aveva piazzato, all'insaputa della donna, una telecamera che avrebbe ripreso i loro rapporti sessuali, in maniera tale da avere la possibilità di poterla ricattare successivamente. La situazione con il trascorrere del tempo era divenuta insostenibile, le pressioni erano aumentate , i comportamenti dell'uomo erano guidati da un'avida e profonda gelosia, infatti, la donna racconterà più avanti, dopo lo sviluppo delle indagini, che il suo ex amante non sopportava nemmeno l'idea che lei uscisse di casa con il marito o che trascorresse le vacanze con lo stesso.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, la relazione si è spezzata definitivamente, ed è stato a quel punto che per la donna sono iniziate le persecuzioni,come quando, mentre era in vacanza, l'uomo la contattava comunicandogli: " appena ritorni, faccio vedere il video a tuo marito, sarò contento solo quando ti avrò rovinato".A questo punto la mente della donna iniziava ad essere compromessa, tanto da rivolgersi ad uno psicologo e chiedendo aiuto alla figlia che fungendo da intermediaria si era rivolta allo stalker pregandolo di consegnargli il video, ma nulla da fare. Alla fine l'amante persecutore ha consegnato il video direttamente nelle mani del marito della donna.
E' scattata comunque la denuncia ai carabinieri, le cassette sono state prese in custodia, ma alcune copie in possesso dello stalker sono state caricate dallo stesso in rete, al fine di arrecare ulteriori danni alla reputazione della donna.Il processo posto in essere, si è concluso con la condanna a tre anni di reclusione per il reato di stalking, pronunciata dal giudice monocratico Loredana De Franco del tribunale di Castrovillari, ma resta ancora in sospeso il giudizio circa la punibilità dell'uomo in relazione al materiale caricato in rete.