Rossella ed Enric lavoravano entrambi in un campo profughi saharawi nel deserto algerino - ma per due ong diverse -, quando furono sequestrati dopo una sparatoria in cui vi furono due feriti nella notte tra il 22 e il 23 ottobre del 2011. Il loro amore nacque proprio nelle drammatiche circostanze dei 270 giorni di prigionia, che sarebbe avvenuta in Mali. I due furono liberati il 18 luglio dell'anno successivo, assieme ad un'avvocatessa spagnola, Ainhoa Fernandez de Rincon.
Matrimonio tenuto segreto fino all'ultimo
A Samugheo, in provincia di Oristano, in Sardegna, dove il 22 marzo 1982 è nata la cooperante italiana e dove vive la sua famiglia, si sapeva del fidanzamento tra lei ed il collega spagnolo, ma non delle nozze: la coppia tornava solo per le vacanze, mentre il resto del tempo lavorava come sempre all'estero. Visto che però adesso la cerimonia è veramente imminente, è stata diramata la notizia. Il matrimonio verrà celebrato in una chiesa del paese.
Chi è Rossella Urru
Laureata in Cooperazione Internazionale, Regolazione e Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-culturali all'Università di Bologna nel 2007, Rossella opera per la ong Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) ed è coordinatrice del campo profughi saharawi di Hassi Rabuni, nella zona di Tindouf, in Algeria.
Prima del rapimento aveva lavorato in altre quattro missioni presso i campi saharawi e in altre tre occasioni in altrettanti contesti difficili. Per lei fu chiesto un ingente riscatto e come accade ogni volta che viene liberato un ostaggio italiano, anche in questo caso fioccarono polemiche su quanto sia stato pagato ai terroristi, dato che l'Italia è disposta a scendere a patti, mentre Paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, no.
Gli inquirenti stabilirono che il sequestro fosse opera di Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi). Il 4 dicembre 2011 venne arrestato in Mauritania un uomo, sospettato di essere stato uno dei rapitori: Maminna Ould Faqir. Tuttavia nella notte tra il 17 e il 18 luglio del 2012 questi fu rilasciato e accompagnato chissà dove dalle autorità maritane.